[Paolo Barnard]

E’ MATEMATICA CHE A SALVINI INTERESSI CHE TUTTO PEGGIORI (in una semplice pagina).

 

Il Populismo è un movimento di pura REAZIONE (esasperazione, rabbia, scelte radicali anche quando dissennate) a quella che viene percepita come una MINACCIA esterna (la nazione nemica o i predatori globalisti come l’UE e Soros o i migranti), infatti esso è sempre NAZIONALISMO (la patria, i confini, l’identità di razza e cultura, la nostra moneta ecc.).

Ne consegue che per definizione il Populismo è UNO STATO D’EMERGENZA.

Ne consegue che esso richiede l’uomo forte capace di guidare le masse nell’EMERGENZA.

Ne consegue che il CARBURANTE stesso che alimenta la vita e l’avventura politica di quell’uomo forte è proprio una miscela di:

MINACCIA + STATO D’EMERGENZA + REAZIONE NAZIONALISTA.

Ne consegue che come quello specifico carburante viene meno, così scompare la centralità per il popolo del Populismo e dell’uomo forte Populista.

Ne consegue che se Salvini lavorasse davvero a politiche di benessere strutturale per le famiglie e aziende italiane, questo equivarrebbe a un suo suicidio politico. Salvini ambisce febbrilmente a divenire leader dei Populismi europei, quindi egli non ha nessun interesse, ma neppure di striscio, che i disastri dell’Eurozona e i problemi di migrazione si risolvano davvero. Perché risolverli, appunto, equivale all’esaurimento del CARBURANTE di MINACCIA + STATO D’EMERGENZA + REAZIONE NAZIONALISTA che lo ha creato e che oggi gli regala tutto il potere che ha. E’ matematica che a Salvini interessi risolvere nulla, anzi, che gli interessi che tutto peggiori.

Infatti Salvini sta governando nella Spesa Pubblica a totale favore e in totale sottomissione alla UE, le sue misure di spesa sono abbagli di spiccioli, non sfiderà mai davvero Bruxelles con Deficit al livello del dramma nazionale, e sui migranti ha scientificamente scartato qualsiasi soluzione sistemica al problema. E’ matematica che a Salvini interessi risolvere nulla, anzi, che gli interessi che tutto peggiori.

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