Dovete andare al bar, se volete salvarvi e salvare l’Italia. Non è una battuta. Scegliete
il bar rionale per eccellenza, quello con Sky calcio, con avventori di mezza
età e anziani in maggioranza, quello dove la sera vanno per la partita a
briscola il meccanico, il macellaio, l’odontotecnico, i pensionati; quello dove
al pomeriggio scendono le impiegate per il caffè, o le mamme che comprano il
gelato al bimbo. E fate domande semplici.
Prima di continuare, vi informo di cosa sta motivando questa mia bizzarra apertura.
Ormai da troppo tempo, dopo aver preso le posizioni di critica ai noti ‘paladini’ dell’Antisistema, agli "industriali della denuncia e dell’indignazione", cioè ai Rizzo, Stella, Travaglio, Grillo, Gomez, Gabanelli, Ricca ecc., ricevo regolari contestazioni da cittadini attivi che si riassumono così:
1) Attacchi gli unici rimasti a fare ancora uno straccio di vera informazione. Se eliminiamo loro cosa rimane?
2) Senza di loro, noi non avremmo mai saputo di questo o di quello scandalo, o di queste e quelle trame di potere e di quanto sia deviata questa politica.
3) L’informazione disponibile ai cittadini è quasi nulla, ed è tutta falsa o controllata. Per questo i cittadini italiani non si oppongono al ‘regime’. Per fortuna che ci sono i Travaglio e soci a guidare l’opposizione ad esso.
(nota: ricevo anche molte lettere di condivisione, ma non ci interessano ora)
So di aver già spiegato e rispiegato la
mia idea in diversi interventi, non voglio annoiarvi, ma per scrupolo e per rispetto delle
legittime ansie di molti cittadini che ancora mi scrivono o che mi contestano sui
blog provo a chiarire per l'ultima volta.
Punto 1). Non ho mai detto che l'informazione dei sopraccitati ‘paladini’ debba essere del tutto fermata. Dico che essa dovrebbe essere il 20% dell'intero pacchetto, mentre l'azione civica dei cittadini dovrebbe coprire l'80% delle attività dell’Antisistema. Oggi invece manca del tutto l'80% di azione e l'informazione antagonista è divenuta il 99,9% dell'attività dell'Antisistema italiano. Anzi, è diventata il sostituto dell'azione, l'alibi per non agire. Questo è tragico. Di fatto la stragrande maggioranza dei cittadini oggi seguaci dell’Antisistema spendono la quasi totalità del loro tempo a divorare libri, articoli in rete, a partecipare a dibattiti, blog, discussioni, a mandarsi link, petizioni, o a partecipare a feste di piazza, girotondi o X-day vari.
Il dramma è che manca tutto il resto, cioè il lavoro di cambiamento della Storia, quello che si fa come lo si è sempre fatto dalla rivoluzione francese agli anni ’70 del XX secolo. Manca totalmente, totalmente, la comunicazione di creazione del consenso dai seguaci dei ‘paladini’ verso i cittadini italiani medi (il 90%), quella che va fatta con pazienza e senza tanta adrenalina nei luoghi della gente comune; come fecero gli americani dell’era Reagan, e come hanno fatto oggi con Obama. E allora io dico, da anni, che invece di propinare e ingozzarci di informazione antagonista a tamburo battente, si deve accorrere con urgenza a ricreare quel resto che manca. L'ho scritto ovunque nel mio sito. Ho detto ai noti Guru dell’Antisistema di sgonfiarsi, e di dedicare molto più tempo a permettere alle PERSONE COMUNI di ingrandirsi, proprio per ricreare quella parte di cambiamento della Storia di cui non siamo più capaci.
Non sanno? Ma di cosa parlate? Ne hanno già viste abbastanza per scoppiare. Per urlare BASTA! Per agire con furia persino. Sono sessant’anni che ne sanno fin sopra i capelli.
Ma a fronte di tutto ciò mi si viene a dire che ci vuole più Grillo, perché se no sono ignari e non si muovono. Che gli italiani medi rimangono nell’ovatta perché nessuno al TG1 gli racconta i dettagli del caso De Magistris, o della sentenza 841 nel libro numero 86 di Travaglio-Gomez, che, Cristo! sono essenziali. Mi si dice che dovrebbero conoscere le filastrocche del dibattito numero 1.151 dei medesimi ‘paladini’, allora sì che voterebbero giusto! Ma dite sul serio?
La realtà, lo ripeto, è che se si parla agli italiani comuni è chiarissimo che essi sanno perfettamente che la politica è una fogna, e che l’Italia puzza da vomitare, lo sanno da 60, 40, 20 anni, ma in parte se ne fregano e in parte non sanno che farci. Oggi la maggioranza lo vota il Berlusconi, e questo è un fatto. E l'altro 40% degli elettori, quelli che votano la versione tiepida della stessa minestra, replicano molto spesso la meschinità italica nei loro comportamenti quotidiani sul lavoro, nel business, nella vita civica, nelle relazioni, nel rapporto con le regole (leggete i libri di Gherardo Colombo).
Lo volete verificare? Andate al bar e chiedete agli avventori cosa sanno dell’Italia, della politica, della giustizia, del futuro dei loro figli. Fatelo davvero e scoprirete cose rivelatrici.
Concludo. Questo ping-pong demenziale dei 'paladini' dell'Antisistema di gridarci la miliardesima nozione sullo stesso tema a fronte del chissenefrega o della paralisi stramaggioritari degli italiani da 60 anni, serve solo a loro, a divenire famosi e ricchi. Vi prendono per il sedere. Lo sanno benissimo che la gran parte di questo popolo non ha né il tempo, né l’energia, né il coraggio, né l’autostima, L’AUTOSTIMA, per ribellarsi e per cambiare il Paese, anche se gli è noto fino alla nausea cosa non va. Ma invece di rinunciare alla loro ipertrofica presenza, al loro parossistico martellamento di denunce, e mettersi a lavorare SULLE REALI CAUSE DELLA PARALISI CIVICA che blocca gli informatissimi italiani da sempre, i 'paladini' vi rassicurano: venite in libreria che presentiamo il nuovo libro, è la cosa giusta.
I popoli cambiano la Storia, lo hanno sempre fatto anche quando non esistevano Tv, internet e Antisistema. Perché noi no? Perché noi mai?
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