LA FARSA DI PIIGS THE
MOVIE, LA CAUSA, E I 3 PROLET DA VERGOGNA.
NOTA: Questa Memoria
doveva uscire quando PIIGS non era più nella sale. Ma oggi Federico Greco, uno
dei registi ha passato il segno dell’ignominia. Ok, ora arriva Cobra e la
verità. NON UNA SINGOLA PAROLA DI QUESTO SCRITTO E’ DETTATA DA RISENTIMENTO.
Sono pronto a difendere lo scritto in tribunale.
PIIGS THE MOVIE è il peggior film su economia, Potere e UE
mai fatto nella Storia. I tre registi sono dei bugiardi seriali, alla ricerca
unicamente di affermazione e ‘cassetta’.
Domanda dal pubblico: E allora Barnard, perché lo hai lodato
per mesi e presentato nelle sale?
Risposta: Perché, come poi sotto dico ancora, I’m a
muggins… io sono un coglione che per tutta la vita professionale (e non) si è
fidato dei sorci che mi approcciavano belanti col cappello del mendicante in
mano, con la bandiera della ‘giusta causa’ in mano, salvo poi prenderla nel
culo, io, sempre. Questa è la storia di PIIGS the Movie, e del perché mandando giù un bolo di cartone inzuppato di fiele l’ho appoggiato nonostante
tutto. Ma ora basta.
Alcuni anni fa, dei tizi vengono a Bologna a intervistarmi.
Ok. Ogni mese qualcuno veniva a Bologna a intervistarmi, ero in Tivvvvuù, no?
Rete 4, TgCom24, web tv, e molti altri. Poi tutti sti tizi spariscono.
Chiccazzo sono? Boooo?
A inizio marzo scorso, il mio amico intellettuale e super
attivista pioniere, Mauro Valentini di Misano, mi manda un Whapp con una foto.
Nella foto c’è un cast di un film con Noam Chomsky, Yanis Varoufakis, Paul De
Grauwe, Warren Mosler, Federico Rampini, Erri De Luca, e Paolo Barnard.
Io, ehhh????
Mancava meno di un mese all’uscita del film e nessuno dei
registi mi aveva detto una singola parola. Cominciamo bene. I tre sono Mirko
Melchiorre, Adriano Cutraro, e Federico Greco.
Chiedo all’amico Mauro di aiutarmi a rintracciare sti tre,
loro manco per il cazzo che ci provavano a rintracciare me… me, uno dei
protagonisti del film e addirittura, si verrà a scoprire, quello che dal mega
summit MMT di Rimini 2012 in poi gli aveva ispirato l’intera sceneggiatura.
Infatti la pellicola finisce con un ringraziamento a me. Ma loro non mi
cagavano a 5 min dall’uscita del film.
“Ah, sì, Paolo, grande
Paolo! Il film è pronto… ehm esce, esce… boooo?” mi rispondono i 3 quando
li contatto finalmente. Ok. Io gli dico che sono disponibile a promuoverlo.
Loro, Mirko Melchiorre, Adriano Cutraro, e Federico Greco me lo mandano in
anteprima, e mi viene da piangere. E’ una narrazione caos. Il film fa pena. Il
film vuole denunciare la catastrofe dell’Eurozona secondo quanto io ho
insegnato a Greco Melchiorre e Cutraro nell’intervista che mi fecero all’inizio
di tutto a Bologna, ma ne esce un pasticcio dove nessuno degli assiomi
economici Salva Vite e Salva Nazione anti Eurozona è comprensibile, anzi, il
90% è del tutto assente dal film. Insomma, non si capisce neppure la base
dell’arma monetaria che potrebbe combattere e distruggere l’Eurozona.
Non sono affatto spiegati con esempio a portata di cittadini
che “Il Debito Pubblico non è affatto
pubblico, ma è l’Attivo dei cittadini/aziende.” – “Che per fuggire dall’euro dobbiamo creare il Finanziatore di Prima
Istanza (lo Stato) e il Creditore di Prima Istanza (le banche) come optional,
dopo che i pieni sevizi, la piena occupazione, i pieni alloggi, la piena
istruzione, le infrastrutture, il calo delle tasse per le aziende, sono offerti
gratis dal Finanziatore di Prima Istanza .” – “Che le banche private sono istituti pubblici perché regolamentate dal
Parlamento e garantite dallo Stato, per cui devono fare SOLO l’Interesse
Pubblico.” – “Che le tasse NON
finanziano la spesa pubblica, mai, e quindi di regola vanno abbassate e non
alzate come in Eurozona.” – “Che con
moneta sovrana l’Italia può assumere il 100% dei disoccupati nei Programmi di
Lavoro Garantito, rilanciando tutto il Paese fuori dall’Eurozona”…
…. Questi sono i PILASTRI DELLA SALVEZZA DALL’EURO, e nel
film non se ne capisce un cazzo, né sono veramente spiegati, se non solo alcuni
accenni dalla Kelton in inglese. Mosler incomprensibile coi cani, le ossa e i
sacchetti di plastica. Della mia intervista dove raccontavo tutto, ne hanno
messe le parti irrilevanti, solo battute ad effetto. Mi viene da piangere, uno
schifo. Io ai registi: “Ma perché siete
spariti? Vi davo consulenze gratis su come narrarlo”. Loro, booooo?
(infatti come detto sopra sti geni manco mi avevano detto che il film era in
uscita).
Poi peggio.
Ma sti tre geni, con qualcosa come 400.000 aziende italiane
che hanno chiuso a causa dell’Eurozona, e centinaia d’imprenditori che si sono
suicidati dall’entrata in vigore dell’euro in poi, e decine di migliaia di
relative famiglie con figli e figli dei figli che sono rovinati per generazioni
dall’Eurozona, cosa fanno, sti geni? Scelgono come esempio dell’abominio di
Juncker, Merkel e Draghi una cooperativa sociale di 20 persone, mica le aziende
di cui sopra, no. Come esempio narrante dell’ECONOMICIODIO di Bruxelles
scelgono una cooperativa microscopica. Ah! Ok. Poi peggio: nel film narrano che
la capa di sta cooperative sociale alla fine capisce che i giochi che hanno
rovinato lei, i suoi soci e i poveri disabili, stanno “più in alto” (UE, Draghi, Austerità), e la scena ad effetto nel
film c’è. Ma sticazzi. Sta (meritevole) signora nella realtà non ha capito un bel niente, ed è tornata a pregare l’assessore del Comune straccione per 2 soldi,
letteralmente non ha capito niente! Ed è in un film che si chiama PIIGS.
Poi peggio.
Poi il film ci mette dentro quella merda di Stefano Fassina
come eroe anti euro, quando Youtube è spalmato dal video di Paolo Barnard che
all’Aquila nel 2013 asfalta al muro un Fassina falco pro-euro alla festa del PD, Fassina che si contorce sulla
sedia tenendosi la pancia, mentre
Barnard lo martella. (voi non sapete lo Tsunami di mail dove i lettori “Barnard venduto di merda! Fai il divo in un
film con Fassina, fai schifo!” e io a dovermi difendere per mesi “Non ne sapevo un cazzo, sti 3 coglioni di
registi non mi dissero nulla!”)
Poi il film ci mette dentro quella merda internazionale di
Varoufakis, che io, l’ispiratore del film, avevo smascherato come puttana di
Wall Strett nel 2015. Ma il peggio deve ancora arrivare gente. Perché i tre,
Greco, Melchiorre e Cutraro, si difendono sempre belando quello che diventerà il loro costante passe-partout per ogni porcata fatta e per quelle future:
“A’ Bbbbarnard, nnnoi semo proletari, c’avemo i debbbiti… Er produttore
fa li cazzi sua, nnnoi nun potemo fà n’cazzo… Li organizzatori delle serate
c’hanno er potere d’invità chi vvvoiono, noi semo prolet, nun potemo fa n’cazzo…”.
E Barnard – il coglione che da 13 anni ha dato via gratis a
cani e porci i diritti dei suoi libri, per la ‘causa’, con cui poi i cani e porci prolet c’avemo i debbbiti oggi vendono su Amazon con 5 stelle
senza darmi una lira – Barnard il coglione che credette a Gianluigi Paragone
quando lui davanti a una Guinness gli disse “Io sono finito, lotto sapendo che mi faranno fuori…”, e io gli
promisi fedeltà. Ma ora, quel grasso culo bugiardo non solo è in pole position
per il Corriere (proprietà di Cairo proprietario di La7), ma ha anche scritto un
libro con tutto quello che io gli ho insegnato e manco mi cita una volta; e poi
mi ha sfanculato dalla TV urlandomi “mi
hai scocciato!”, ammazzando così l’unica vera voce MMT anti Eurozona sugli
schermi d’Italia – Barnard il coglione che ha portato la MMT in Italia e reso
Mosler una Star senza guadagnarci 5 euro, per poi prenderla nel culo
dall’americano e dai suoi stessi adepti, bipedi e zoccolati – bè Barnard si
offre a Greco Melchiorre e Cutraro per promuovere il loro film gratis
nonostante tutto quanto detto sopra.
E pubblicamente io lodo sto film pietoso, e perché lo
faccio? Perché è comunque l’unico straccio di film anti EUROMICIDIO fatto da
italiani, e penso che devo ingoiare per ‘la
causa’, perché i 3 registi sono “A’
Bbbbarnard, nnnoi semo proletari, c’avemo i debbbiti… Er produttore fa li cazzi
sua, nnnoi nun potemo fà n’cazzo… Li organizzatori delle serate c’hanno er
potere d’invità chi vvvoiono, noi semo prolet, nun potemo fa n’cazzo…!”. E
allora ok, dai Paolo, la ‘causa’… Ma
poi penso…
Maaa… Rampini e De Luca sono anche loro nel film. Perché i
Greco Melchiorre e Cutraro non se li cagano pari? Perché non si sono offerti
come ho fatto io di promuoverlo girando l’Italia gratis e di scrivere post su post
a favore del film? Barnard-coglione se le chiede ste cose, ma lascia perdere,
suvvia… la ‘causa’!
Poi ancora peggio.
E iniziano le danze. Un film esce in Italia e c’è una
Premiere, no? C’è anche per PIIGS, e Barnard un giorno lo viene a sapere da un
altro lettore, i 3 registi non gli hanno detto un cazzo. E chi è invitato a
presentare la Premiere del film PIIGS che Barnard ha letteralmente insegnato ai
tre prolet Greco, Melchiorre e Cutraro? Ma Carlo
Freccero, sì il porco direttore RAI figlioccio per 10 anni di Berlusconi e
poi tifoso del PD, yes avete letto bene PD, gli EuroAusterity Entusiasti PD.
Lui è invitato alla Premiere del film PIIGS… neppure (per un minimo di decenza)
lui e Barnard insieme, Nooo! (poi Freccero li bidona)
La cosa mi comincia a puzzare di qualcosa come “sti tre registi prolet vanno a personaggi
che chiamano audience e soldi, sticazzi se le Star sono delle merde italiane,
magari gli andava bene anche la De Filippi per la Premiere… soldi, non morale
politica.”. Allora gli chiedo di Freccero ‘la latrina’ e loro? “A’ Bbbbarnard, nnnoi semo proletari, c’avemo
i debbbiti… Er produttore fa li cazzi sua, nnnoi nun potemo fà n’cazzo… Li
organizzatori delle serate c’hanno er potere d’invità chi vvvoiono, noi semo
prolet, nun potemo fa n’cazzo…”.
Ah, ok, poveri. E Barnard the muggins ci casca ancora. Ok,
dai, su, fa nulla, ve lo promuovo lo stesso dai! Datemi le date dove devo
essere. Ci vado, gratis, dai, la ‘causa’
è più importante.
Mi danno una data a Firenze. Ma poco prima ne combinano
un’altra di merdate, fra le tante, come quella che uno dei tre registi-prolet
si palesa a RAI-News intervistato e dove diligentemente vengono lodati e
mostrati sullo schermo tutti i protagonisti del film… ma non io! Ops! Gliene
chiedo conto e lui “A Pà, ero emmozzionato!
E scuseme”. Ah, ok. Passa anche questa.
A Firenze io mi rifiuto di andarci, e loro mi saltano
addosso con?… con..? “A’ Bbbbarnard,
nnnoi semo proletari, c’avemo i debbbiti… bla bla”.
Barnard, the muggins ci ri-ricasca. Fa pace coi tre. Dai,
ragazzi, gli scrivo, la ‘causa’ è
importante, ditemi dove devo andare. Ok.
Ma che strano, a me arrivano inviti a Ravenna, Perugia,
Comacchio, Ferrara, Fiorenzuola… sale medio-piccolissime che senza il mio nome
i Greco, Melchiorre e Cutraro avrebbero riempito con 15 persone invece che 140 o
100. Poi che strano eh?...
… Ma perché in 100 cinema in cui PIIGS è in programmazione
nelle mega-città di Roma, Milano, Torino,
Barnard non è mai invitato? Booo? Perché fra Ravenna (90 persone) e Pescara
(460 persone) i tre prolet Greco Melchiorre e Cutraro mi mandano a Ravenna?
Inizio a innervosirmi parecchio. E mi chiedo: ma perché sono
solo io fra i protagonisti del film a girare l’Italia gratis? Perché solo io mi faccio il culo per sti qua e
manco compaio alla Premiere o ai grandi eventi nelle grandi città?
Loro: “A’ Bbbbarnard,
Li organizzatori delle serate c’hanno er potere d’invità chi vvvoiono, noi semo
prolet, nun potemo fa n’cazzo…”.
Ah! Ok. Ma possibile? dico, possibile che i tre registi di
un film non hanno un cazzo di potere di dare indicazioni mai a nessuno su chi
invitare? Non hanno un cazzo di potere di dettare regole a chi organizza serate
a loro nome? Ma possibile che sta cagata sia vera?
Poi, dopo le belle umilianti storielle di cui sopra, arriva
l’infamia finale. Eccola.
Sti tre prolet manco hanno il coraggio di dirmelo di persona,
manco lo postano sulla loro pagina Facebook. L’infamia finale io la scopro
stavolta da solo curiosando sulla pagina Facebook di Chiara Zoccarato, la
Signora MMT in Italia:
SERATA GRAN GALA’ A TORINO DI PIIGS. OSPITI:
GIANLUIGI PARAGONE
FEDERICO GRECO
(uno dei registi-prolet)
DIEGO FUSARO
IVAN INVERNIZZI.
Poster in mega evidenza, foto dei 3 e nomi sparati come a
Hollywood, quando io per fargli mettere il mio nome sugli annunci nelle
seratina provinciali tipo Comacchio o Ravenna dovetti litigare col grafico dei
3 prolet per tutto Aprile.
No, no, fuck me, no. Fuck.
Gianluigi Paragone e
Ivan Invernizzi? E con la PIENA COMPLICITA’
DI FEDERICO GRECO IL REGISTA?
Oh fuck man, no, NO!
Scrivo ai tre prolet e gli dico “Ma che cazzo è sta infame porcata?”. Indovinate loro….
“A’ Bbbbarnard, nnnoi
semo proletari, c’avemo i debbbiti…Li organizzatori delle serate c’hanno er
potere d’invità chi vvvoiono, noi semo prolet, nun potemo fa n’cazzo…!”.
Eh no cazzo, adesso basta, tre paraculi. Sapevate benissimo che Gianluigi Paragone è
l’uomo che ha tappato per sempre la bocca alla VERA MMT in TV nazionale quando
mi cacciò senza motivo da La7 a luglio scorso. Lo sapevate che io poche
settimane fa contattai sto Pierluigi e gli proposi di tornare a parlare di euro
da lui e anche di presentare PIIGS insieme… Ma Paragone mi risponde: “Non se ne parla, e per il film non ho tempo”.
Vi avevo raccontato come tutto l’enorme movimento MMT che io creai in Italia
lavorando come uno schiavo gratis per anni, fu distrutto proprio da Ivan
Invernizzi e i suoi compari sardi e zoccolati. E adesso al GRAN GALA’ di Torino
vi palesate con sti due infami?
Siete voi degli infami, registi-prolet bugiardi, questa è
l’ultima che mi fate. Paraculi, voi andate a ‘cassetta’, altro che la
cooperativa dei disabili, altro che la lotta per la giustizia dei figli dei
figli italiani. Se a Torino veniva Bruno Vespa e la Canalis non dicevate una
parola, sticazzi la ‘causa’, la
morale.
Io mi chiamo Paolo Barnard, ero in RAI ed ero il reporter
Star della Gabanalli, ero sulla stampa nazionale, fui con Indro Montanelli, ero
nel giro della Rizzoli con Travaglio, ero intimo di Flores D’Arcais e di
Gherardo Colombo, di Giovanni Minoli, Grillo mi presentò a Quarrata come un
eroe, ero un divo del pubblico della Gabbia La7… Ho perso tutto, vivo della
pensione di Mamma Cobra, ho perso tutto perché io ho una morale, cari
cineasti-prolet, o meglio cineasti-proctologi. Io ho una morale e ho pagato i
prezzi.
E voi Cutraro, Greco e Melchiorre per soldi a leccare il
culo ai due distruttori della MMT in Italia. Bravi. Complimenti
L’ultima cosa che ho sentito da sti 3 tizi è stata: “Il film è nostro e non è un film MMT”.
E poi andiamo ancora più in fondo alla latrina… Pronti?
ULTIMA ORA: a Pesaro mi avevano chiamato per il 19 giugno con
gran arena da un milione di posti, cioè un garantito flop perché è la seconda
proiezione in un piccolo centro, ma alla luce di questo racconto io gli ho giustamente
detto:
“So che viene uno dei
3 cineasti-prolet. Se viene lui non vengo io, decidete voi”. Quelli di
Pesaro a strapparsi le vesti, a piagggne, giuro, mail strappalacrime con “Ma Ddddddddio abbiamo speso qui e là per la
serata, hahahahahahah come facciamo ora? Barnard tutto l’Abruzzo viene per
leiiiiiii…. I gggiovaniiiiiii….. ahahahahah!”
Barnard: “IO VENGO A PESCARA, repeat, do you read me? Apollo a Huston,
mi sentite? IO VENGO A PESCARA, IO VENGO
A PESCARA, ho chiesto solo una condizione: o io o quel paraculo del
cineasta-prolet Greco”.
Ai lettori: che problema c’è? I 3 paraculi mi hanno sempre
belato: Li organizzatori delle serate
c’hanno er potere d’invità chi vvvoiono, noi semo prolet, nun potemo fa
n’cazzo…!”.
Quelli di Pesaro: Ehm…… Greco ci sarà, LO HA IMPOSTO LUI E
NOI ORGANIZZATORI NON POSSIAMO FARCI UN CAZZO.
Ma dai? Ma dai? Ma dai? Ma dai? Ah davvero? Federico Greco il
Mr. Li organizzatori delle serate c’hanno
er potere d’invità chi vvvoiono, nun potemo fa n’cazzo, ora è Giulio
Cesare. Ma dai dai dai! Bugiardi da quattro mesi, penosi bugiardi paraculi sticazzi la causa e la morale.
Devo scrivere altro? Io no. Mi chiamo Paolo Barnard. PIIGS The Movie non solo non vale la pena che vi mettiate le scarpe per uscire di casa, ma puzza di sorci da vomitare.
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