LA MIA CRITICA SUI VACCINI E’ AUTOREVOLE. STUDIO ALLARMANTE CONFERMATO.
Dopo il mio articolo di denuncia sull’abominevole affare Lorenzin, dove citavo una ricerca pubblicata sui data base gestiti dal governo degli Stati Uniti e che avverte del tasso di MORTALITA’ INFANTILE che si sospetta sia cresciuto assieme alle vaccinazioni, mi sono arrivate addosso critiche sguaiate, ma in particolare alcuni medici e ricercatori italiani mi hanno accusato di:
1) aver scelto uno studio “spazzatura” firmato da due “buffoni che neppure sono medici”.
2) che lo studio stesso non è affatto approvato dal The National Institutes of Health, del governo USA, e specificamente dal National Center for Biotechnology Information, ed è solo una delle tante stupidaggini non scientifiche che si possono trovare in PubMed, che è l’archivio dei suddetti Istituti della Sanità governativa americana.
Barnard giornalista fagiano? Not a chance, people. Rispondo.
“I due buffoni NON MEDICI autori dello studio”: solo un provinciale
ignorante delle Scienze Bio-Mediche può affermare che se non si è medici non si
è autorevoli nel campo Bio-Medico. Oggi la realtà è del tutto capovolta. Tutti
i più avanzanti laboratori di ricerca bio-medica, MEDICINA OK?, del mondo sono
trainati e innovati soprattutto da fisici, matematici, informatici, fisici
teorici, maghi del sofware, analisti statistici, chimici, ingegneri. Solo a un
pubblico sprovveduto, la corporazione medica può vendere la balla che è il
medico la figura autorevole in ogni campo sanitario. E’ quasi il contrario. Il
medico oggi, nell’era della Medicina High-Tech Digitalizzata, vive del lavoro
dei sopraccitati, e senza loro sarebbe ancora a prescrivere Aspirina e a fare i
raggi X se va bene.
Cito due esempi di grandezza globale:
A) L’inventore di una delle più importanti scoperte in medicina di sempre,
la Polymerase Chain Reaction, non è medico, è un chimico, tal Kary Mullis (mio amico fra l’altro). Ha cambiato
il mondo sia della medicina che delle scienze per sempre, e ha vinto il Nobel.
B) Il Direttore del Centro per il Dolore Integrativo Neuroimaging della
Facoltà di Medicina di Harvard, cioè la facoltà di Medicina più importante del
Pianeta, Prof. Vitaly Napadow, ha una laurea in ingegneria meccanica.
I due autori dello studio da me citato appartengono a questa categoria di
esperti non-medici, che oggi ha di certo più autorevolezza nella ricerca del
99,9% dei medici che comunemente conosciamo.
Il più autorevole dei due è il PhD Dr.
Gary S. Goldman, che da decenni compare al top delle scienze
americane e internazionali. Cito chi lo ha pubblicato o impiegato professionalmente,
e ripeto, sono i luoghi top delle scienze mondiali:
The Journal of the American Medical Association (JAMA) – Human and Experimental
Toxicology (HET) – Journal of
the European Academy of Dermatology and Venereology (JEADV) – British Medical Journal (BMJ) – Research and Reviews in BioSciences –
the Los Angeles County Department of Health Services (LACDHS) – the Centers for
Disease Control and Prevention (CDC, Atlanta), che è niente meno che l’Istituto
Superiore di Sanità degli Stati Uniti – Columbia University College of Physicians and Surgeons
– The Pediatric Academic Society – Journal of Association of American
Physicians and Surgeons – International Journal of Toxicology.
Mio commento: come si vede, è il Curriculum Vitae scientifico più o meno
della Lorenzin, o del medico sotto casa…
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Di appoggio allo studio da me citato, c’è il Dr. (non
medico) Neil Z Miller. E’ giornalista medico, è stato direttore
dell’organizzazione Thinktwice
Global Vaccine Institute (critica dei vaccini), ha tenuto conferenze alla University
of Virginia, è stato intervistato dalla PBS, cioè il maggior network televisivo
pubblico d’America.
E’ stato ingaggiato in un dibattito sui vaccini al massimo
livello della Sanità Pubblica americana, cioè col Direttore Medico dell’Unità di
Epidemiologia nel Programma di Immunizzazione Nazionale ai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) del
governo USA, che sono il loro Istituto Superiore di Sanità.
Mio commento: E’
noto che ai CDC di Washington scelgono interlocutori “buffoni” dalla pagine di Topolino…
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“The National Institutes of Health, del governo USA, il National
Center for Biotechnology Information, PubMed, ospitano anche articoli
spazzatura di nessun valore scientifico”: Per verificare la serietà
dello studio nel mio primo articolo, ho usato mio cugino, che insegna
NeuroCognitive Science all’università di Tor Vergata, ma che è anche ‘Visiting
Professor’ nientemeno che all’università di Harvard. Ma non mi sono fermato lì.
Oggi Barnard ha chiamato i sopraccitati Istituti sanitari americani, sì, e
al telefono gli ha detto “Ma voi ospitate
anche articoli spazzatura di nessun valore scientifico?” Può accadere, ma
molto di rado, mi hanno risposto.
Allora, per spiegare ai lettori il perché lo studio da me citato non può
essere spazzatura, devo spiegare una cosa particolare. Nel mondo delle Scienze,
quando un ricercatore vuole pubblicare uno studio su una rivista scientifica,
egli/ella deve prima ottenere la Peer-Review. Cos’è? Significa che dovrà sottoporre
il suo studio prima di tutto a una serie di scienziati suoi pari, che lo
leggeranno e potranno promuoverlo o bocciarlo. SOLO se la Peer-Review è
positiva lo studio viene pubblicato su riviste scientifiche serie. A quel punto
viene poi listato dove io l’ho trovato, si legga sopra. Ma non solo. Quindi lo studio che ho usato aveva passato la Peer-Review.
Ma ciò che conta ancor di più, è la qualità scientifica della rivista che lo
ha ospitato. Nel caso dello studio nel mio primo articolo sui vaccini, la
rivista E’ SERIA, COMPROVATAMENTE SERIA,
ed è Human & Experimental che tratta di tossicologia. E se devo proprio
dirlo ai sapientoni medici e ricercatori italiani che mi davano dello
sprovveduto, Human & Experimental ha un ikpact factor di 1.6, che per una
rivista scientifica di tossicologia è nella media. Siamo assolutamente fuori dal pericolo “spazzatura”. E mi è stato anche detto “Inoltre un tecnico del settore può
notare che l’articolo contiene diversi altri indicatori che ne attestano la
serietà”.
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Conclusioni. Prima di dare del fagiano incompetente a Paolo
Barnard, cari signori e signore arrogantelli, dovete pensarci seimila volte,
perché io so fare il mio mestiere.
In secondo luogo, tutto quanto sopra dimostra che l’allarme
lanciato dallo studio del mio primo articolo sui vaccini, è fondatissimo. Se
poi la gggènte sapesse leggere cosa scrivo, avrebbe notato che i due autori
chiedono a gran voce la messa in guardia e l’APPROFONDIMENTO dei pericoli
associati ai vaccini, e mai gridano “vaccino
= Auschwitz garantito”. Il Grande Promotore dei vaccini, il governo USA, se
voleva poteva leggersi le pubblicazioni critiche sui vaccini che ha in pancia.
Terzo, alla luce di tutto quanto scritto in questi miei due
interventi, io lo ribadisco:
Un genitore italiano
oggi può pretendere la libertà terapeutica per i suoi bimbi, vi sono evidenze
autorevoli molto preoccupanti.
IL DIBATTITO SUI VACCINI VA RI-A-PER-TO.
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