LA DEMOCRAZIA MMT NELLE
PAROLE DI UN GRANDE DEMOCRATICO.
Peccato che sia morto, perché questo pensatore in poche
semplici parole seppe dirci come si costruisce una VERA democrazia; seppe
anticipare la MMT; e sniffò, permettetemi questo verbo, quello che in effetti è
uno dei problemi peggiori della democrazia.
Parto da quest’ultimo punto. Se tu hai una società, come
quella inglese del 23 giugno 2016 che ha votato Brexit, dove la diseguaglianza
sociale è qualcosa di inimmaginabile in Italia (e io lo so bene perché sono
mezzo inglese), quando si tratta di votare, cosa succede? Che una maggioranza
di esasperati, incazzati neri, confusi, impoveriti vota per la cosa Y. E
siccome è la maggioranza, in democrazia vince. Ma che garanzia abbiamo che la
cosa Y (metti la Le Pen in Francia) votata da una maggioranza di esasperati,
incazzati neri, confusi, impoveriti sia la scelta giusta per tutti? Nessuna. Anzi,
è probabile che sia un disastro.
E perché? Perché un cittadino esasperato, incazzato nero,
confuso, impoverito, che vive una vita di m… (finisce per erda) per solo
ripagare un cazzo di fetido mutuo su un fetido appartamento, magari già
svalutato del 30% dall’immigrazione nei quartieri limitrofi, o dalla deflazione
della BCE di Mario Draghi, bè quel cittadino e tanti come lui/lei, cioè le maggioranze,
non ragionano più, sono solo incazzati come belve. E questo di certo non porta
a votazioni nell’interesse di tutti, non porta a democrazia avanzata.
Allora questo pensatore di cui parlavo all’inizio, purtroppo
defunto, capì il problema, e in dieci parole (così per dire), ha dettato la
soluzione. L’ho appena letta in un libro di un tal Bertrand Russell, che
racconta nei dettagli cosa ci raccomandò questo pensatore. Eccolo, riassunto da
me in breve:
“La democrazia deve
essere, per essere funzionante, la libera scelta della maggioranza DEGLI UGUALI
CHE VOTA PER IL BENE COMUNE DI TUTTI. Se però la popolazione viene segmentata
dal Capitale, dagli Oligarchi, o dai Dittatori, in segmenti TRAGICAMENTE
DISEGUALI dove la maggioranza è tenuta in semi povertà, in perenne stato di
bisogno, allora non potrà mai esserci vera democrazia, perché quella
maggioranza voterà sempre per il proprio interesse che NON NECESSARIAMENTE
coincide col BENE. Allora la prerogativa della vera democrazia è prima di tutto
di PORTARE UGUAGLIANZA FRA I VOTANTI, e poi seguire le maggioranze senza più
pericoli demagogici. E come si arriva all’UGUAGLIANZA FRA I VOTANTI? Con la
spesa di Stato a favore dell’uguaglianza”. (cioè oggi la MMT, nda)
Ma non è semplice? Questo pensatore non aveva letto Keynes, eppure lo disse chiaro. Ah, si chiamava Aristotele.
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