PER LA TUA VITA CONTA
PIU’ LA RAGGI O IL CESSATE IL FUOCO NEL DELTA DEL NIGER?
Se io fossi direttore del Corriere della Sera, e io ho speso la mia intera vita adulta per l’interesse pubblico, in questi giorni
avrei dedicato, sempre nel nome del vostro pubblico interesse, la prima pagina del
giornale a questo:
I GUERRIGLIERI NIGER DELTA AVENGERS hanno pattuito un
cessate il fuoco con l’esercito della Nigeria (e con le squadre della morte
pagate da Shell et al.). Quindi IL PREZZO DEL GREGGIO ha una nuova picchiata
verso il basso, a 48 dollari a barile, e potrebbe scendere anche di più. (Fonte: Bloomberg e Reuters nella mailing
list che ricevo da Carbontracker)
Questi fatti, per l’economia di casa, del capannone, dell’azienda,
del Paese, dell’Europa, contano sul serio, spesso tragicamente. La Raggi conta nulla, ma
sulle prime pagine c’è lei.
Puntate precedenti in un blip: in Nigeria c’è un oceano di
petrolio, che si estrae maggiormente nel delta del fiume Niger. I successivi
governi (si fa per dire) di Abuja, post dominio coloniale britannico, sono stati
collusi con petrolieri occidentali nello sfruttamento del delta del Niger, dove
le estrazioni selvagge non solo hanno devastato le popolazioni locali e
l’ambiente, ma li hanno lasciati in miseria bieca negandogli ogni diritto
economico sul loro petrolio (l’immenso attivista Ken Saro Wiwa fu assassinato
per questo). In quelle tragedie la Shell in particolare ha avuto ruoli
criminosi (per cui io detesto la Ferrari). Resistenze armate per la rivendicazione dei diritti degli abitanti
del delta si sono formate negli anni, ma oggi svetta per potenza militare la
formazione detta Niger Delta Avengers, che in pochi mesi di guerriglia ha quasi
paralizzato l’estrazione nigeriana che è l’ottava maggior fonte di greggio del
mondo. Fine blip.
La guerriglia fra esercito nigeriano e Niger Delta Avengers
è stato uno dei fattori, riducendo la fornitura di petrolio nigeriano al mondo,
per cui i Sauditi non sono riusciti a far crollare il prezzo del greggio al
punto da schiacciare Europa e Russia come vermi. Ma ricordatevi che in ogni
caso il petrolio è rimasto a prezzi stracciati per un periodo talmente lungo da
alimentare, soprattutto nella UE, la già devastante DEFLAZIONE che ci sta
uccidendo. Perché contrariamente a quanto scrivono i fagiani dell’economia,
cioè i soliti noti, l’effetto perverso del calo del prezzo dell’energia è che,
se da una parte essa costa di meno all’industria, dall’altra causa però un calo
dei prezzi delle produzioni che significano cali di prezzi al dettaglio, e
quindi il contrario dell’inflazione, e cioè deflazione appunto. Questo NELLA
FETENTE UE DELLE AUSTERITA’ si traduce poi in crolli di fatturati, quindi
esuberi, cassa integrazione, impoverimento delle famiglie ecc. lungo una
spirale che ci è ben nota. Perché?
Perché per l’industria che ha la sfiga di trovarsi NELLA
FETENTE UE DELLE AUSTERITA’ l’effetto compensatorio del risparmio in spesa
energetica (petrolio) a fronte di prezzi al dettaglio minori, viene
disintegrato dall’iperbolico prelievo
fiscale impostoci dal pareggio di bilancio in Costituzione figlio del ‘terrorismo’
del debito/deficit, ma anche impostoci dalla moneta euro non sovrana che va
restituita ai mercati dei capitali privati con interessi (oggi minori ma le tasse sono rimaste alle stelle), e ancora
impostoci dai trasferimenti di miliardi di euro dei contribuenti alle
sciagurate avventure UE come il MES, salvataggi bancari e altri intrighi del
genere (56 miliardi nel 2015).
Quindi, riassumendo, i Sauditi tenevano il prezzo del
greggio basso, non bassissimo a causa della guerriglia Nigeria vs Niger Delta
Avengers che sottraeva petrolio dai mercati, ma in ogni caso l’oro nero a prezzi
stracciati sprofondava la UE delle
Austerità nella deflazione. Ora, con l’annuncio di tregua fra Nigeria e Niger
Delta Avengers, quindi con la ripresa delle forniture nigeriane ad aumentare la
quantità di petrolio disponibile sui mercati, il prezzo del greggio è scivolato
ancora più in basso, e nessuno sa se si ferma, e questo per la UE è ancora più un disastro, per i motivi
prima spiegati.
Scrivere “questo per
la UE è ancora più un disastro” è oggi come scrivere che sul Giappone devastato dallo
Tsunami piovevano meteoriti… E ripeto che poiché parliamo di deflazione quindi fatturati
in crollo, esuberi, spese statali per tappare i buchi, cali redditi familiari,
parliamo di cose che interessano il cittadino Romano, per fare un esempio a
caso, cinquecento volte di più dei sorrisini e promesse green della Raggi, e naturalmente tutti gli italiani.
Ora bimbi morale della favola: papà Barnard vi ha scritto per la 324mila 837esima volta che per capire cosa vi darà una casa, manterrà i figli a scuola, o vi permetterà di lasciargli un’eredità, dovete alzare lo sguardo sopra al pollaio Italia, e imparare a conoscere chi oggi vi può davvero fottere la vita. Per esempio i Niger Delta Avengers e la tregua con Abuja, contro cui Di Maio e le formulette da paghetta settimanale della Grillonomics possono zero.
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