17. LE FAVOLE DI
BARNARD PER I BAMBINI DEI SUOI LETTORI.
Bambini!! Ah! Questa storia è affascinante, e
importantissima per voi. Oggi vi racconto come nascono i bambini con una favola
accaduta veramente. Lo sapete già come nascono i bambini? Mmmm… vediamo. Per
esempio: sapete chi erano i Maghi del cielo e le Fate dei mari? Sapete chi era
Mago Milione e chi erano Pietrino ricciolino e Musetta la bimbetta? Ah! ecco,
vedete che la storia si fa interessante?
Nei tempi antichi di mille e mille anni fa, c’erano i papà e
le mamme come oggi. E nascevano i bambini come oggi. Come nascevano? Bimbi
miei, la risposta è che a quei tempi antichissimi i bambini nascevano in due
modi diversi: i maschietti li portavano le cicogne, e le femminucce le
portavano le conchiglie del mare. E perché questo? Perché a quei tempi più
antichi del nonno di tutti i nonni c’era una battaglia fra i Maghi del cielo,
che erano maschi, e le Fate dei mari, che erano femmine. I primi volevano che
nascessero solo maschietti, perché non gli piacevano le Fate, e allora
comandarono che fossero le cicogne del cielo a portare i maschietti alle mamme
e ai papà. E così fu. Ma le Fate dei mari si arrabbiarono moltissimo, e allora
ordinarono che fossero le grandi conchiglie di madreperla sui fondali del mare
a far nascere le femminucce, così che le mamme e i papà potessero averle.
Le cose andarono avanti in quel modo per secoli. Quando i
genitori volevano un bambino, chiamavano il cielo e pregavano che arrivasse la
cicogna. Quando volevano una bambina andavano in riva al mare e pregavano che
da una conchiglia uscisse una bella bimba.
Ma bambini miei! Le cose non andavano sempre bene. A volte i
Maghi dei cieli erano distratti e non sentivano la richiesta di mamma e papà; a
volte le cicogne non trovavano l’indirizzo giusto e portavano i maschietti ai
genitori sbagliati; a volte capitò che mentre la cicogna volava verso una casa
di mamma e papà, gli cadesse il maschietto dal becco e questo poverino cadde
dentro al camino sul tetto! Così mamma e papà se lo ritrovarono tutto sporco e
nero come il carbone; poi i Maghi dei cieli litigavano sempre con le Fate dei
mari, e questi strilli e colpi di bacchette magiche non erano belli da sentire
e da vedere per i poveri bambini che nascevano.
E ancora problemi: a volte le Fate dei mari creavano bambine
così belle, così dolci e addormentate nelle loro soffici conchiglie, che se le
volevano tenere per sé! Così finiva che i genitori aspettavano per mesi sulle
spiagge e le bimbe non arrivavano mai. Infatti una volta una mamma e un papà,
che chiesero alle Fate una femminuccia, si videro arrivare una perla invece che
una bambina, perché voi sapete che le grandi conchiglie fanno anche le
bellissime perle. Insomma, le cose non andavano bene in quei tempi antichi per
i genitori che volevano figli. Troppa confusione, troppi pasticci.
E qui arriviamo alla nostra storia. C’erano una volta due
bambini, lui era Pietrino ricciolino e lei Musetta la bimbetta. Lui infatti
aveva tanti di quei boccoli e riccioli in testa che a contarli ci sarebbero
voluti mille anni. Lei aveva un musetto così delizioso che tutti se ne
innamoravano. Erano amici, e i loro genitori erano amici. Così capitò che un
giorno, sempre tanti e tanti secoli fa ai tempi dei Maghi dei cieli e delle
Fate dei mari, i due bimbi si trovarono a fare il bagnetto assieme nella vasca
da bagno con le paperette galleggianti e tanta schiuma di sapone. Pietrino
prese in mano una papera, pensò per un poco, e poi disse: “Lo sai Musetta, io sono stato portato dalla cicogna, un uccello come questa
paperetta. Ma anche a me è successo un pasticcio… La cicogna doveva depositarmi
nella culla, ma siccome ci vedeva male, mi depositò nell’insalata in tavola!
Uffa! Che disastro quando sono nato!” La bimba rise tanto, ma poi anche lei
aggiunse: “Sai Pietrino, io sono nata in
una grande conchiglia, ma essa era così pigra che quando io dovevo uscire per
andare da mamma e papà lei si rifiutò di portarmi in spiaggia, e mi fece uscire
nel profondo del mare. Pietrino, non immagini il freddo che presi. Mamma mi
raccolse che ero bagnata come una spugna, tremavo, e per scaldarmi ci mise un
mese!”.
E così chiacchieravano i due bimbetti in quella vasca da
bagno di mille e mille anni fa, ai tempi dei Maghi dei cieli e delle Fate dei
mari. Poi d’improvviso Musetta spostò la schiuma dall’acqua e si accorse che
Pietrino aveva… bè, aveva il pisellino! Lei no, lei non ce l’aveva, lei aveva
la patatina, che è liscia come un confetto di seta. E siccome Musetta era molto
curiosa gli chiese: “Cos’è quello?”.
Il bimbo si guardò sotto la pancina e rispose: “E’ il mio pisellino, mi serve per fare la pipì”. Poi anche lui si
accorse che Musetta era diversa, lei non l’aveva il pisellino. Ma prima che
potesse parlare, la bimba aggiunse: “Anche
io faccio la pipì, e non ho bisogno di quel tubicino che hai tu. Io ho la
patatina e funziona benissimo! Ma allora… perché siamo fatti differenti?”
Booooooo!!??, fu la risposta di tutti e due, non sapevano cosa dire. E qui,
bimbi, accadde una cosa incredibile, che da quel giorno antichissimo di mille e
mille anni fa ha cambiato per sempre il modo in cui nascono i bambini.
Dovete sapere che sopra i cieli e i mari, viveva il Mago di
tutti i Maghi, il suo nome era Mago Milione, perché aveva un milione di anni.
Mago Milione aveva creato i Maghi dei cieli e le Fate dei mari, convinto che
avrebbero fatto cose buone, per esempio portare ai genitori i bambini. Ma anche
lui si era accorto che invece litigavano sempre, e che erano sciocchi e
capricciosi, che erano vanitosi e presuntuosi. E Mago Milione era stufo, anzi,
era proprio arrabbiato con loro. Infatti stava per decidere in quei tempi
lontani di mandare via per sempre dal mondo quegli stupidi che lui aveva
creato. Ma c’era un problema, bambini! Se Mago Milione cacciava quei Maghi e
Fate pasticcioni litigiosi… poi come si faceva a far nascere i bimbi? Eh sì,
perché senza cicogne e senza le grandi conchiglie i bambini non sarebbero più
venuti al mondo. Che problema!
Ma coincidenza delle coincidenze, proprio mentre Mago
Milione pensava crucciato a queste cose, egli sentì dall’alto dell’Universo le
parole di Pietrino ricciolino e Musetta la bimbetta nella loro vasca da bagno,
sì proprio loro, e divenne curioso. Sapete perché? Ah! bimbi, voi non ci
crederete mai… ecco perché: neppure lui, il saggio Mago Milione, sapeva perché
i maschietti nascono col pisellino e le femminucce con la patatina tutta liscia
come la seta. Buffo eh? Neppure lui lo sapeva. Non se l’era mai chiesto. Mago
Milione si sentì uno stupido. Accidenti, si disse, ma quando creai i Maghi dei
cieli perché portassero i maschietti, e le Fate dei mari perché portassero le
femminucce, cosa c’era scritto nel mio antico libro delle magie dell’Universo?
Ho forse letto male le formule magiche e le spiegazioni? E così Mago Milione
corse fra le stelle verso la Stella Polare, che dovete sapere bambini, era la
stella dove il grande infinito libro delle magie dell’Universo stava chiuso in
uno scrigno fatto di luce pura, e di cui solo Mago Milione aveva la chiave.
Milione si sedette su un cuscino di scintille e chinò il suo
capo sulle pagine del magico libro. Bimbi! Non ve lo dico ora, ma Mago Milione
scoprì una cosa incredibile di cui neppure lui si era mai accorto.
Intanto Pietrino ricciolino e Musetta la bimbetta stavano
ancora nella loro vasca a fare il bagnetto, ma adesso non parlavano più. Erano
troppo sbalorditi dalla scoperta del pisellino, della patatina e dalla domanda
che si erano fatti, cioè: ma oltre a fare la pipì a cosa servono pisellino e
patatina? E perché maschietti e femminucce sono fatti diversi lì dove si fa la
pipì? A quel punto, e proprio in quel momento, accadde una cosa veramente
magica, ma così magica da sembrare un sogno. Bimbi! La vasca da bagno si
allargò e si trasformò in un lago di luce, dove Pietrino ricciolino e Musetta
la bimbetta si trovarono a galleggiare, accarezzati da un vento caldo. I due bimbi
si guardavano attorno stupefatti e si presero per la manina. Poi…
… Poi dal lago emerse Mago Milione, che era come un’immagine
grande quanto l’orizzonte. Pietrino ricciolino e Musetta la bimbetta ne furono
affascinati. Mago Milione gli parlò, e sentite bimbi cosa disse:
“Sono Milione, Mago di
tutti i Maghi, creatore delle cicogne e delle grandi conchiglie, e cari miei
Pietrino ricciolino e Musetta la bimbetta, io ho fatto un grande errore. Quando
insegnai ai Maghi dei cieli e alle Fate dei mari come far nascere i bambini, mi
dimenticai dieci pagine scritte nel libro di tutti i libri, il libro delle
magie dell’Universo. In quelle dieci pagine si parla degli stupefacenti poteri
donati al pisellino dei maschietti e alla patatina delle femminucce per far nascere i bambini, altro che Maghi e Fate. E a voi,
proprio a voi miei piccoli Pietrino ricciolino e Musetta la bimbetta, ho deciso
adesso di rivelare la verità per il bene di tutti i popoli del mondo, cioè di
rivelare gli stupefacenti poteri donati al pisellino dei maschietti e alla
patatina delle femminucce per creare i nuovi bambini”.
Bimbi! Non potete immaginare gli occhi di Pietrino e Musetta.
Più spalancati di così non si poteva, e le loro manine si strinsero sempre di più
in magica attesa di conoscere la verità. Così il Mago Milione continuò:
“Cari miei prescelti
bambini, non c’era nessun bisogno dei Maghi dei cieli e delle Fate dei mari,
non c’era nessun bisogno di cicogne a portare maschietti e di grandi conchiglie
a portare femminucce. E mi dispiace aver creato questi sciocchi sistemi di far
nascere i bambini; mi dispiace di aver permesso i bisticci secolari a colpi di
bacchette magiche; mi dispiace per tutti i pasticci che le mamme e i papà hanno
dovuto sopportare prima di avere un figlio o una figlia…”. Pietrino
ricciolino e Musetta la bimbetta si guardarono l’un l’altra, e lui ricordò
tutto l’olio dell’insalata che mamma gli dovette togliere di dosso, e lei il
freddo delle acque gelide del mare con quanti asciugamani il suo papà dovette
comprare per asciugarla. Eh sì, Milione diceva il giusto. Poi l’immenso Mago
continuò:
“A voi rivelo ora, e
così sarà da ora in poi per tutti i tempi a venire, cosa c’era scritto in
quelle 10 pagine del libro delle magie dell’Universo su come devono nascere i
bambini. Le 10 pagine di cui io mi ero dimenticato. E c’era scritto questo:
CHE AL MASCHIETTO SIA
DATO IL PISELLINO.
CHE ALLA FEMMINUCCIA
SIA DATA LA PATATINA.
CHE ESSI CRESCANO E
DIVENGANO GRANDI.
CHE QUANDO MASCHIETTO
E FEMMINUCCIA SONO DIVENTATI GRANDI,
IL LORO PISELLINO E
PATATINA S’INCONTRINO.
CHE SIANO LORO A
CREARE I BAMBINI E LE BAMBINE.
CHE IL PISELLINO DELL'UOMO GRANDE ABBIA
IL LIEVITO,
CHE LA PATATINA DELLA DONNA GRANDE ABBIA
LA FARINA.
CHE PISELLINO E
PATATINA MISCHINO LIEVITO E FARINA COM’E’ PER LE TORTE.
CHE, ESATTAMENTE COME
LE TORTE LIEVITANO E DIVENTANO DELIZIOSE,
ANCHE IL LIEVITO DEL
PISELLINO E LA FARINA DELLA PATATINA DEI GRANDI CRESCERANNO
E FORMERANNO
BELLISSIMI BIMBI MASCHIETTI E MERAVIGLIOSE BIMBE FEMMINUCCE.
E CHE INFINE SIA LA
PATATINA DELLA DONNA GRANDE A ESSERE LA CALDA CONCHIGLIA DOVE MASCHIETTI E FEMMINUCCE LIEVITERANNO
FINO A NASCERE NELLE BRACCIA DI MAMMA CON LA PATATINA E DI PAPA’ COL PISELLINO.”
Mago Milione si fermò. Spalancò le immense braccia sul lago
di luce e pronunciò la formula magica che cancellò dal mondo i Maghi dei cieli,
le Fate dei mari, le cicogne che portano maschi e le conchiglie che portano
femmine. E fatto questo scomparve. Così come scomparve lui scomparve il lago, e
Pietrino ricciolino e Musetta la bimbetta si ritrovarono di colpo nella vasca
da bagno di quella casa, col sapone e le paperette. Stupefatti.
Essi avevano ascoltato attentissimi le parole di Mago
Milione, le sapevano ora a memoria. Ma avevano tante domande da fare, tante
cose che erano ancora misteriose per loro. Così ripeterono insieme: il lievito
del pisellino? la farina della patatina? Si dovranno mischiare per far nascere
i bambini, ma solo quando saremo grandi… E la mia patatina quando sarò grande, disse Musetta con
trepidazione, sarà la calda conchiglia dove lievito e farina cresceranno fino a formare i bambini!!!!! Ma solo quando saremo grandi. Ohhhhhhhh…
che mistero, ohhhhhh… che sorpresa!
I due bimbi di nuovo spostarono dall’acqua della vasca la
schiuma del sapone e si guardarono pisellino e patatina, come si guarda un
libro di favole. Pietrino disse: “Ma allora
pisellino non serve solo a fare la pipì, eh? Musetta?”. Lei rispose: “Allora anche la patatina non serve solo a
fare la pipì… ma…” si chiese sbattendo le manine nel sapone, “Uffa! quanto dobbiamo aspettare per
diventare grandi e fare… bè… sì, la farina della patatina, il lievito del
pisellino e poi i bambini! Che bella cosa! Uffa! Uffa! Pietrino, quanto manca a
che diventiamo grandi?”. Questo accadde quel giorno di mille e mille anni
fa, e da allora in poi i bimbi nacquero dalle mamme con la patatina, e dai papà
col pisellino, senza voli di cicogne, senza aperture di conchiglie, senza
pasticci nei cieli e sulle spiagge, e senza litigi di sciocchi Maghi e di sciocche
Fate.
Bambini, avete capito adesso quale magico dono si nasconde
in voi? Da grandi farete i bambini, e sarà tutto merito del pisellino e della
patatina. Anche voi miei piccoli, come accadde mille e mille anni fa a Pietrino
ricciolino e Musetta la bimbetta, adesso non potete capire tutto, ma...
… ma vi dico: esiste una magia più bella di questa? Da oggi
voi bimbi sapete il perché del grande mistero, sapete cioè perché i bimbetti
nascono con il tubicino e le bimbette con la patatina liscia. Sapete che siete fatti
così diversi perché da grandi v’incontrerete, farete quello che fu scritto nel
libro delle magie dell’Universo, e diventerete mamme e papà. Che grande attesa!
E, bimbi, diciamolo: per fortuna che mille e mille anni fa
Mago Milione ascoltò Pietrino ricciolino e Musetta la bimbetta. Per fortuna!
Che fortuna!
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