[Paolo Barnard]

PERCHE’ DOVETE LEGGERE “SIRIA, SCATTI E PAROLE”.

 

Sul santino di uno degli uomini più umanamente immensi che io abbia mai conosciuto, un medico, un caro amico che ancora fatico a ricordare senza che mi si blocchi la gola e mi si bagnino gli occhi, c’era scritto: “Amare è volare fuori da sé, verso gli altri”.

Ho un amico, si chiama Alessandro Greco. Lui, io vi garantisco, ha spiccato uno dei più struggenti voli fuori da sé stesso, fuori dalla sua pena, e verso gli altri che io mai ricorderò.

Assieme a quatto fotoreporter, gli italiani Matthias Canapini, Enea Discepoli, i due siriani Lens Young Dimashqi e Lens Ibn Al Balad, Alessando e il co-curatore Alberto Gherardi hanno messo assieme un volume di foto e parole che raccontano uno dei tanti, osceni, “Inimmaginabili Resi Plausibili” dei nostri giorni: l’eccidio dei bambini siriani in questa ‘guerra civile’ che là continua.

Il volume è SIRIA, SCATTI E PAROLE” edito da Miraggi Edizioni. Io vi ho scritto la prefazione. (parte del ricavato va in beneficenza a Auxilia Children for Syria).

Credete che io possa continuare ad aggiungere parole a questa chiamata che vi rivolgo? No, mi vergognerei, perché cosa sono le parole a fronte di un’opera come questa? A fronte di questo volo fuori da sé e verso gli altri che è l’opera, che è tutto?

Lui, Alessandro Greco, lo trovate, nelle rare volte in cui chiude le sue ali e riposa, qui: @GrecOfficial 

 

Paolo Barnard