POI, A SPASSO ANCHE
GLI ONCOLOGI. VI AVEVO AVVISATI, DOTTORI.
(carini sti
ragazzetti eh? a dopo)
Sì, anche gli oncologi, dopo i chirurghi e i cardiologi, ora
rischiano davvero un pre-pensionamento in ampi numeri, e quel Barnard è molto
che ne parla. Immaginate poi cosa sarà il futuro occupazionale dei laureandi in
Medicina di oggi, proprio quelli a cui quel Barnard ha fatto lezione il 12
dicembre all’Alma Mater di Bologna. Se licenzieranno gli ‘strutturati’, i
poverini col diploma in mano dove andranno a pescare? Sulle spiagge dello Sri
Lanka, sì, laggiù forse sì, e non è affatto una battuta. Ma occorre una
premessa veloce:
Mi sono reso conto di una cosa che di rado un giornalista
deve considerare: l’essere troppo avanti rispetto ai propri tempi, intesi come
epoca. Di solito il reporter quasi sempre divulga fatti che si srotolano dalle
viscere di sistemi conosciuti, o al massimo prossimi a venire, ma che comunque
hanno una presa sulle menti contemporanee perché sono news fatte di ‘mattoni’
visibili e comprensibili a tutti. Ma io da un anno rivelo la trasformazione
radicale di tutta l’umanità con l’arrivo delle super TECH & Artificial
Intelligence (di seguito AI), e qui
le cose diventano lisergiche per le menti contemporanee. Anche per quelle
sofisticate.
Il motivo è semplice: davvero sta accadendo che un’impalpabile
elite di colossi tecnologici sta ridipingendo l’intero Pianeta, e cambiando
radicalmente la storia umana come mai da 10.000 anni a oggi. Ma il problema è
che questi lavorano in silenzio e fuori dai riflettori della geopolitica e dei
media popolari. Le elite del “Deep Learning - Deep Genomics - Deep Patients”,
del “Quantum
Computing”, degli “Artificial Neural Networks”, delle “Computer-brain
Interfaces”, delle “Visual Abstractions”, o del “Material
Genomics - CRISPR-Cas9” ecc., usano poi linguaggi che sono davvero
impossibili da presentare al grande pubblico senza esser presi per pazzoidi
esaltati o complottisti. Ecco perché uno come me, che già un anno fa avvisava per
esempio le classi mediche che le AI li cacceranno in buona parte dagli ospedali, non viene capito. Ma purtroppo sta succedendo, così come nel
campo industriale, delle comunicazioni, della finanza, della politica e tanti
altri.
Bè, cari oncologi italiani, precisamente il 20 di
novembre scorso uno studio dell’Università del North Carolina in associazione
con IBM Watson for Genomics,
pubblicato da The Oncologist, ve lo
sbatte chiaro in faccia: i computers diagnosticano meglio di voi, e
qui non si scherza dottori, ma per nulla, perché le AI vi cancelleranno fra
pochissimo una quantità di posti di lavoro da farvi impallidire.
Io devo scrivere per voi ma anche per il pubblico,
quindi sarò il più lineare possibile. Ecco i fatti:
Come ormai noto, un caso di cancro ha tante più possibilità
di essere diagnosticato e trattato al meglio, quanti più sono i DATI CLINICI E
BIOLOGICI che gli oncologi riescono a incrociare. Un oncologo ha un cervello
umano, dieci oncologi fanno dieci cervelli, cento ne fanno cento, ma i dati clinici-biologici
già disponibili là fuori sono miliardi, e quanti cervelli di
oncologi occorrono per incrociarli tutti? Impossibile. Ma una AI lo fa in pochi secondi. Se poi questa AI sta in pancia ai computers
quantistici che vanno a migliaia di qubits (sono già quasi pronti), ciao-ciao. Quelli pensano con ‘in testa’ più dati del numero di atomi dell’universo,
infatti TIME Magazine li ha
battezzati “The Infinity Machines”.
Dunque, ecco che l’Università del North Carolina, in associazione
con le AI di IBM Watson for Genomics,
ha fatto il seguente test medico:
Hanno preso 1.018 casi di tumori precedentemente già
analizzati da un pannello di
oncologi (in gergo medico Molecular Tumor
Board) con una tecnica chiamata Targeted Exon Sequencing, nel periodo che andava dal novembre 2011 al maggio
2015. Naturalmente quel pannello aveva emesso le sue diagnosi e le ipotesi
terapeutiche. Hanno poi fatto analizzare gli stessi 1.018 casi alle AI di IBM Watson for Genomics. Ed ecco il
raffronto dei risultati:
Gli oncologi umani avevano
mancato di notare eventi genomici di potenziale importanza perché “actionable” in 323 casi di cancro su 1.018. Detta
alla buona, gli erano scappati eventi significativi nel 32% dei pazienti esaminati,
che invece i computers di IBM Watson for Genomics hanno saputo
scovare in tempi inferiori ai 3 minuti di esame per paziente. (preciso
che stiamo parlando di casi che poi avrebbero potuto partecipare a sperimentazioni
cliniche per nuove cure).
Molto interessante, inutile qui dimenarsi.
Preciso che, per
ora, l’utilizzo delle AI nella diagnosi e test clinici per le cure dei tumori è
intesto come un aiuto alle menti umane. Ma si tenga conto, caro pubblico e cari
medici, che stiamo parlando di un esempio che ha usato IBM Watson for Genomics, cioè, in parole
semplici, i rudimenti delle AI applicate alla Medicina. Nella canna del fucile
dei mostri delle super TECH & AI ci sono già macchine che letteralmente
spazzeranno via il medico umano nella maggioranza dei posti di lavoro
necessari. Per favore non raccontiamoci storielle a buon fine. Leggete qui
sotto.
Quando un settore come le AI in Medicina è proiettato a 400
miliardi di dollari di profitti privati nei Paesi del G8 fra soli 4 anni, dovete
capire che questi mostri TECH non si fermeranno di fronte a nulla, le macchine
devono vincere, punto, perché gli investimenti vanno remunerati, punto. E
questo non è un film di fantascienza, ma realtà di oggi martedì 26 dicembre
2017.
Cari oncologi italiani, lo sapete voi chi ci troviamo fra i
dieci marchi industriali più quotati al mondo oggi? Ci troviamo in ordine di
ricchezza Google, Apple, Microsoft, Amazon, Facebook, At&T, Visa, Tencent, e
IBM, cioè nove giganti TECH nelle prime dieci multinazionali del Pianeta. E tutti questi hanno miliardi di dollari complessivi
investiti nelle AI, computers quantistici, robotica, ecc.
I ragazzi nella
foto sopra sono i 'geni' della Startup Mendel
A.I. di San Francisco. Carini eh? Ma vi stanno segando le gambe, perché
con una AI di Deep Patient (Google) loro oggi esaminano un caso di cancro con decine
di milioni di dati clinici in pochi secondi, e usano un algoritmo che capisce
la lingua non strutturata fra quei milioni di dati, dandogli un vantaggio irraggiungibile da qualsiasi Università o Ospedale al mondo. E rispetto a IBM Watson for Genomics, loro sono già su Marte.
Ok, abbastanza. Cosa vi ho voluto dire? Due cose miei
dottori: primo, che i giochi che segneranno il destino della vostra professione per
sempre, si stanno già facendo oggi e non sono assolutamente a favore dei numeri
del vostro impiego, né delle Sanità Pubbliche. Perché, come già detto, i
miliardi investiti andranno remunerati ai giganti TECH & AI con abbondanti
interessi. Voi sapete bene in che razza di catastrofe versa la Sanità da noi se
si parla di soldi da spendere.
Secondo: che come sempre scrivo, la vostra salvezza (per i
numeri rimanenti di occupati) e per la qualità delle cure che somministrerete,
sta solo e unicamente nel potere di fuoco di uno Stato Sovrano nel suo Budget (l'Italia oggi non lo è più) e
che sappia spendere adeguatamente per darvi le super TECH & AI, ma che
sappia anche regolamentarle nel Pubblico Interesse. Perdete tempo se sperate in
chissà quale altra soluzione.
Ricordate oncologi e medici: 1) 20-11-2017, studio Università North Carolina con IBM Watson for Genomics 2) settore AI in Medicina 400 miliardi di dollari di profitti privati nei G8... gli investimenti vanno remunerati 3) Mendel A.I. di San Francisco, AI in oncology.