[Paolo Barnard]

LA CERTEZZA DEL NON DIO, ARTIFICIAL INTELLIGENCE, STEPHEN HAWKIN, E VOI.

Non molto tempo fa, quello che è forse il più noto fisico teorico del mondo, Stephen Hawking, ci ha lasciato, dalla sua carrozzella dove è imprigionato e da cui parla solo attraverso una voce artificiale, un avvertimento da ghiaccio lungo la schiena. Va preso molto sul serio, perché lo scienziato parlava di una realtà che è qui già oggi, non nella fantascienza. Chi mi legge sa che essa formerà la spina dorsale della TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE: è la Artificial Intelligence (A.I.).

Disse il Prof. Hawking: “A.I. potrebbe essere il più grande evento nella storia della nostra civilizzazione… Ma potrebbe anche essere l’ultimo se non eliminiamo i rischi”.

Rileggete, please.

I rischi della A.I. sono stati elencati più degli ingredienti del Formaggino Mio, e non sto a ripeterli, salvo il Re di tutti i rischi che peraltro è già accaduto in un lab proprio pochi giorni fa: e cioè che la A.I., una volta partita, pensi mille gilioni di volte più veloce di chi l’ha fatta partire, e fotta tutta l’umanità distruggendoci.

Io non concordo affatto, perché dovrebbe farlo? Lunga discussione…

No, invece attenti a questo. Il tema che ha formato tutta l’umanità da 100.000 anni fa fino a oggi non è il dominio su altri, è la certezza della morte. Cioè la reale coscienza che dovremo morire, assente in conigli, cicale o delfini ecc.. L’antropologia moderna c’insegna che noi apparteniamo all’Homo Sapiens, ma questa è un’idiozia. Noi, da 100.000 anni a oggi ci siamo lentamente evoluti nell’Homo Psicoticus, cioè in creature la cui mente viene psicotizzata dalla certezza del dover morire, che è talmente incompatibile con tutto lo sviluppo del DNA umano da portarci alla pazzia. Guerre, domini, Imperi, idee, scienze, religioni e il resto della nota follia umana, vengono solo e unicamente da questo: sappiamo di dover morire e allora in genere inforchiamo due strade:

A) La Dottrina delle Religioni, cioè una frottola infantile per il 99%, cioè le masse mentalmente prostrate al livello della caciotta romana.

B) L’ottenimento del Potere, che va dal minimo patetico potere dell’ufficio o dell’estetica, a quello illimitato dei veri Re del mondo finanziario. Ma può passare anche attraverso la Medicina, la scienza o la conoscenza, che c’illudono di sconfiggere la marcescenza rivoltante chiamata Morte a cui siamo destinati, l'avere qualsiasi Potere c'illude di questo. Ma purtroppo è solo un'illusione che bramiamo, perché siamo TUTTI destinati in una bara con un tampone nel culo (per non far esplodere le feci fuori dalla pancia) e poi peggio (mi disse un necroforo anni fa: “Se lei vedesse come si riducono sti morti, come li tiriamo fuori dai loculi, guardi, ci sarebbe molta meno arroganza nel mondo”).

Stiamo sulla seconda scappatoia, la prima non vale neppure la pena di essere discussa se non in un deposito di Meloni umani. E abbrevio il percorso. Chiedetevi: cosa accadrà quando gli androidi con sofisticatissime A.I. – e che sono già esistenti OGGI, non nei film – acquisiranno sufficiente SENTIMENTO e PSICHISMO per capire che chi li ha fatti li spegnerà anche? Cioè che moriranno? Cosa accadrà quando la A.I. saprà di dover morire?

Potreste rispondere: Si psicotizzeranno come noi, alla fine che differenza c’è? A meno che non si sia così meloncefali da credere nell’uomo in cielo con la grande barba, anche noi ci spegneremo come loro (la A.I.) in un nulla, e quindi? Dov’è il problema?

NO. NO. NO. Questa risposta è crassa ignoranza dello psichismo umano. Perché io vi dico che anche il più tenace ateo mai vissuto nella modernità, quando arriva a 41 kili, attaccato a un respiratore, a ECG, e a cateteri (circa 4 di media), solo ormai cosciente delle lucine blu che lampeggiano (come lo fu per sua ammissione uno Steve Jobs di Apple)… bè anche lui almeno, ALMENO, gode dell’ultimo estremo beneficio della…

INCERTEZZA DI DIO.

Nessuno sa cosa passa nel cervello di un umano lucido negli ultimi 5 secondi e negli ultimi due annaspi dei suoi polmoni. Ma di certo potrà morire in quegli ultimi 5 secondi chiedendosi da dove viene l’universo, si chiederà perché esistono atomi di carbonio, chi cazzo li ha pensati? e forse… e forse allora esiste un Dio........  chiamalo Dio, o Coscienza Onnicomprensiva, o Illuminazione, o semplicemente l’Imponderabile, ma forse ci sarà.. come puoi negarlo al 100%? Lui/lei in quegli ultimi 5 secondi NON POSSONO ESCLUDERLO, e se lo necessiteranno per chiudere gli occhi meglio, in quei due annaspi di polmoni residui, vi spereranno.

Ora torniamo a ciò che i labs di A.I. stanno creando a Google Alphabet, o D-Wav Systems, o IBM e altre start ups..... Il goal finale non è assolutamente una A.I. docile che ci guidi un software-laser per curare la cataratta con un mini Drone che viene a casa tua e fa tutto mentre sei in poltrona. Dai...SVEGLIA! 

Il goal di A.I. sono intelligenze d’immensa sofisticazione per regolare non solo le funzioni TECH dell’umanità, ma anche quelle sentimentali, psichiche, sociali, violente, relazionali, nel nuovo ordine della TECH-GLEBA SENZA ALTERNATIVE. Bene…

… Ma, e qui stai punto di tutto, cosa accadrà quando queste A.I., così tanto dotate, faranno quel salto che noi umani facemmo circa 100.000 anni fa? Cioè si renderanno conto che dovranno morire? 

Ma dovranno morire non per un sorpasso azzardato, non per cellule tumorali, o per un trombo nel cervello o per una coronaria bloccata, no, ma per fredda determinata e GIA’ PROGRAMMATA decisione degli umani. E dovranno morire angosciati con…

... CON LA CERTEZZA DEL NON DIO.

Loro, le A.I., lo sanno, sono state fatte da noi, sono silicio e molecole e siliconi e Graphene e neuroprinting… roba che per definizione NON PUO’ AVERE DIO. Ma loro hanno una crudele eredità che noi gli abbiamo dato: loro hanno i nostri stessi sentimenti, e forse migliori dei nostri, ameranno e forse meglio di noi. Solo che loro hanno ciò che nessun umano mai ebbe da 100.000 anni a oggi, loro hanno…

LA CERTEZZA DEL NON DIO.

Questo porterà le A.I. alla disperazione, alla ribellione, e infine all’annientamento degli umani colpevoli di averle condannate, di aver condannato le A.I. alla più crudele certezza immaginabile: spegnersi in nulla CON LA CERTEZZA SCIENTIFICA CHE PER LORO NON ESISTERA' NULLA DOPOQuando tuo padre morì a Padova di tumori multipli, Caterina, questa certezza almeno non l'ebbe. La A.I. sì, l'avrà.

Il grande fisico teorico Stephen Hawking ci ha visto giusto, ma ci avvisa per i motivi sbagliati. E la logica conseguenza di quanto ho esposto è che, o decideremo di creare delle A.I. immortali, oppure esse, come detto, ci distruggeranno PER LA CERTEZZA PERFETTA DEL NON DIO, e tenteranno di acquisire la vita eterna, distruggendoci.

THINK

* grazie a Philip K. Dick