[Paolo Barnard]

SANGUE SOCIALISTA NELLE VENE.

 

Quest’uomo, un…

… Attilio il suo nome, nel 1899 era un ricchissimo proprietario terriero nel reggiano. Alla sua morte aveva perso tutto, si spense da povero. Ma…

… fu politico, direttore d’orchestra, letterato, pittore, antiquario…

… e soprattutto fu Socialista. Amico personale del giovane Mussolini, con cui scambiò lettere feroci in un dibattito proprio sugli orientamenti del Socialismo, Attilio ruppe con Benito ben prima del Fascismo, ma non stette fermo. Oltre a combatterlo in politica e sulle riviste letterarie (e ad aver combattuto nella I Guerra Mondiale), quest’uomo ci mise anche il corpo, e lo faceva in un modo immensamente originale.

In piena epoca di tripudio del Fascio negli anni ‘30, Attilio la domenica pomeriggio, l’ora del passeggio da salotto a Reggio Emilia, vestiva il suo migliore Frac ma si appuntava al petto un bellissimo garofano rosso… e così agghindato sfilava davanti ai maggiorenti fascisti della città seduti a caffè, schiaffeggiandoli con lo sguardo. Pochi minuti dopo veniva regolarmente raggiunto dalle camice nere che lo strattonavano, picchiavano a volte, e lo minacciavano. Lui…

… tornava a casa, si pettinava, rivestiva guanti bianchi, cambiava Frac, rimetteva un altro garofano rosso, e tornava in piazza a passeggiare al cospetto dei medesimi gerarchi. Così per anni, almeno una volta al mese, se e quando gli ematomi erano passati.

Era mio nonno.