[Paolo Barnard]

INTANTO LA NOTIZIA DEL SECOLO PASSA IGNORATA. SAUDITI, PETROLIO, UN SECOLO DI GUERRE. IL NOSTRO FUTURO.

Non è una battuta: la notizia del secolo non è apparsa qui, nell’Italdiarrea, da nessuna parte in prima pagina. Ma prima di leggerla, un attimo di pazienza, mio 0,2%

Nel 1956 Francia, Israele e la Gran Bretagna tentarono di distruggere l’Egitto. Furono fermati dal presidente USA Eisenhower. Il gioco non era Suez, che era solo un’idea, ma il petrolio. Sapeva, il Dipartimento di Stato USA, che quel branco di pecorari e mezzi bruti dei Sauditi avevano la risorsa del futuro, pronta all’uso, perché, cari, dovete sapere un fatto: da cosa dipende la preminenza mondiale del petrolio dei Sauditi su Nigeria, Russia, Venezuela, e altri dell’OPEC? Dipende dal fatto che il greggio Saudita è praticamente già benzina, basta dare un calcio a una roccia in quel Paese di regnanti psicopatici – finanziatori ieri di Bin Laden, oggi dell’ISIS, mozzatori di teste e torturatori di donne – che dal sottosuolo ti esce praticamente benzina GIA’ PRONTA.

Il greggio russo o venezuelano, purtroppo, è molto più profondo, molto più impastato e richiede MOLTA PIU’ RAFFINAZIONE. Ora, ascoltate bene, sempre che il M5S e la camorrina non v’interessino di più del destino del Pianeta: in questo mondo NON MANCANO le compagnie petrolifere, MANCANO LE RAFFINERIE DI PETROLIO. Quindi tutti, Q8, Esso, ENI, Texaco, Total ecc. vogliono il greggio Saudita perché va raffinato pochissimo, è praticamente già benzina, ripeto.

Nel nome del petrolio Saudita – dal Trattato di Sèvres dal 10 agosto 1920 a oggi – abbiamo assistito alla devastazione in guerre, terrorismo, controterrorismo (USA-Israele-GB), di quasi tutto il mondo. Perché credete che oggi Obama e Putin siano ai ferri corti (o in realtà si stiano mettendo d’accordo su Siria e Ucraina)? Risposta: PE-TRO-LIO. Altro che Siria e Ucraina, altro che Afghanistan e Cecenia. I russi hanno il gas, ok, ma col gas ci fai le plastiche, la auto, la tecnologia? NO! Ci fai la benzina e il diesel? NO! Ci fai i fertilizzanti e i mangimi, ripeto, i FERTILIZZANTI E MANGIMI (base di idrocarburi), che sono la struttura portante di tutto ciò di vegetale e animale che mangiano oltre 4 miliardi di umani? NO! Dai Putin, il tuo gas è 1/16esimo di quello che oggi è il PETROLIO, visto che la Fusione Nucleare di sostanze come Trizio e Deuterio ha fallito miseramente (dopo aver speso miliardi di soldi pubblici in 50 anni). Ok, parliamo sempre e solo di PE-TRO-LIO.

E qui arriva la bomba. La notizia più importante degli ultimi 100 anni.

Bloomberg ci dice oggi che… che…

Il vice Principe Reale dell’Arabia Saudita, Mohammad bin Salman, ha annunciato l’intenzione del suo Paese di… di… di… di… di?

di lanciare in Borsa la (SAUDI) ARAMCO, cioè di VENDERE A INVESTITORI INTERNAZIONALI la più immensa, potente, colossale, compagnia petrolifera del mondo. La ARAMCO, cioè il monopolio del petrolio dell’Arabia Saudita, tutta da vendere, oppure una parte, o, se impossibile, alcune partecipate.

Allora, ripeto. Il mondo negli ultimi 100 anni ha massacrato nazioni, milioni di persone, intessuto strategie geopolitiche allucinanti, allucinanti, intessuto la Strategia della Tensione in Italia!!!, fatto guerre catastrofiche, nel nome del MONOPOLIO Saudita del petrolio e di CHI LO POTEVA CONTROLLARE (si legga “Confessioni di un Sicario dell’Economia“ di John Perkins)… E adesso i Sauditi offrono quel….

MONOPOLIO

… a chiunque voglia prenderselo sottoscrivendo azioni in Borsa?

No, NO! Qualcosa non va.

Questa è la notizia del Secolo. Sarebbe da pensare a sostanze stupefacenti se non fosse il Principe Reale dell’Arabia Saudita, Mohammad bin Salman, e Bloomberg a dircelo.

Confesso ai miei lettori, io Paolo Barnard, che mi sta girando la testa. Onestamente, se escludiamo teorie del complotto più o meno possibili, vi dico che non so cosa stia succedendo al mondo. Questa è molto, MOLTO, più grossa che se l’Iran avesse lanciato l’atomica.

Ora dettagli tecnici per dare autorevolezza a questo pezzo. Ma li tengo SEMPLICI, ok?

Quando una Compagnia si vuole quotare inizialmente in Borsa, la cosa fondamentale è sapere quanto vale. Il problema con la ARAMCO è che nessuno al mondo sa quanto vale. Tutto il petrolio Saudita potrebbe valere qualcosa come 10 trilioni di dollari (SONO 10.000 MILIARDI DI DOLLARI), che è quasi il PIL degli Stati Uniti d’America! Vi rendete conto? Ora, chi mai ha quei soldi per comprare ARAMCO, anche se solo in parte? Anche solo un quarto?

Considerate che la più alta quotazione iniziale in Borsa della storia fu, come scrissi, di Ali Baba della Cina con 25 miliardi di dollari, una frazione minuscola di quanto ARAMCO probabilmente vale. Cosa sta succendendo? Se anche i Sauditi volessero vendere un pezzetto del loro potere petrolifero, non ci sarebbe nessuno al mondo, non la Shell, non Soros o i Rothschild, non l’ENI, non i russi, con abbastanza soldi per comprarselo.

E allora cosa sta succedendo? E perché i Reali Sauditi vogliono mettere nelle mani della Borsa il tesoro di Atlantide?

Non vado oltre per rigore giornalistico, perché le fantasie alla Web (e ne potrei citare dei nomi…) non sono il mio mestiere.

Ma una cosa è LAMPANTE. Voi tutti sapete che Israele, da Eisenhower in poi, esiste e può compiere il genocidio del popolo Palestinese SOLO PERCHE’ Washington la ritiene il guardiano del petrolio Saudita, cioè la più importante BASE MILITARE USA (Israele, intendo) nella zona. Ma se, facciamo ipotesi, ora il petrolio Saudita finisse in salde mani Occidentali con questa presunta privatizzazione, quindi in mano USA, che fine farebbe Israele? Non servirebbe più a un cavolo per nessuno, né in USA né in UE.

Washington, accadesse uno scenario del genere, direbbe a Netanyahu: “Hey boy, you’re no use to us anymore. So go fuck yourself, no more US arms and $” (Hey ragazzo, non ci servi più. Vai a farti fottere, non più armi USA né dollari).

Immaginate le conseguenze per i genocidi israeliani che bruciano vivi bambini arabi con armi USA e solo grazie ad armi e soldi USA...

Immaginate le conseguenze, fra Libano, Russia, Siria, Italia, EU, e Cina, sì la Cina, che rimane la pedina da scartare da parte di Putin, dovesse l’America vincere il petrolio Saudita. Putin, in quel caso, sarebbe a Washinton con un sorriso da orecchio a orecchio in 10 minuti, e Pechino si fotta, coi suoi 425 milioni di benestanti e 800 milioni di affamati alla Calcutta, che se Pechino dovesse mai nutrire, curare! e mandare a scuola/università, spederebbe 10 volte quello che possiede, sta Cina di porci assassini.

Immaginate le conseguenze per l’Italia, che esiste solo perché dal 1948 è la SECONDA PIU’ IMPORTANTE BASE MILITARE USA nel Mediterraneo, vedi protezione petrolio Saudita…

Che roba la geopolitica, eh? Eppure questi sono fatti seri, molto seri.

 

(bè, seri solo dopo Grillo e i camorrini, va precisato……)