[Paolo Barnard]

5. LE FAVOLE DI BARNARD PER I BIMBI DEI SUOI LETTORI.


Bambini, sapete cos’è un Tiranno? E’ un Re o un politico importante che si mette a capo di un regno o di un popolo senza il permesso di nessuno, e che col potere che ha, fa paura a tutta la gente. Il Tiranno è cattivo, vuole tutto per sé, ruba alla gente i loro beni, e se essi protestano, lui li mette in prigione o li uccide! Capite bimbi che brutta cosa è un Tiranno?

Allora… C’era una volta una terra dove un brutto giorno arrivò un Tiranno col suo esercito di cattivi uomini armati, e rese tutta la gente di quella terra suoi servi. Il Tiranno si chiamava Ugly, detto anche Ugly il Falco. Immaginate che miseria cadde sulle vite degli abitanti di quel Paese. Per esempio, una volta Ugly passava per le strade della città e vide una bella giovane che faceva la panettiera. Lilly, era il suo nome, era già sposata con un uomo di nome Baldo, chiamato così perché era baldanzoso e bello. Allora Ugly il Tiranno, solo per invidia perché quella meravigliosa ragazza era già di un altro e non poteva essere sua, ordinò a Lilly che da quel giorno in poi lei doveva diventare… brutta! Le ordinò di tagliarsi i bellissimi capelli a zero, di essere quindi pelata, di non lavarsi più, e di vestire solo un lercio sacco di canapa e null’altro. Se no l’avrebbe fatta uccidere.

Capite che orribile uomo era Ugly il Tiranno? Ma peggio. Ugly si divertiva a vedere il popolo soffrire, e gli dava ordini pazzi, cioè impossibili da obbedire, così che poi lui avrebbe avuto la scusa per punirli tutti, con la violenza dei suoi soldati o rubandogli ancora più i loro beni. Ad esempio, una volta ordinò che tutti gli abitanti della sua terra dovevano portargli un cesto di ciliegie al palazzo entro due giorni. Ma, bambini, quando Ugly diede questo ordine era dicembre! Le ciliegie non crescono fino a primavera! Come poteva la gente trovarle? Infatti nessuno le trovò, e Ugly si divertì a punire tutti. Che orrore!

E così la vita di quella terra caduta in mano al Tiranno Ugly divenne triste e durissima giorno dopo giorno, la gente soffriva e non poteva ribellarsi perché Ugly aveva i soldati e anche i giudici vigliacchi tutti dalla sua parte. Chi disobbediva non aveva speranza di salvarsi perché finiva ucciso o in prigione. Che orrore!

Capitò che un giorno, un giorno qualsiasi dove non c’era neppure il sole e il cielo era grigio come i cuori di quella gente, un vecchio mendicante arrivò in città. Nessuno lo notò, perché anche lui era messo molto male, come tutti. Vestiva un cappotto lurido, pieno di strappi, era unto e di colore marron topo. Le sue scarpe non avevano laccetti ed erano marce, piene di buchi. Aveva i capelli lunghi bianchi e tutti attorcigliati in nodi, ma erano così sporchi che sembravano quasi grigi in certi punti. I suoi denti erano gialli e ormai glien’erano rimasti pochi. L’unica cosa che aveva di stupefacente erano gli occhi, bambini! Erano occhi uguali a quelli delle aquile reali, taglienti, facevano quasi paura a vederli, un suo sguardo faceva fremere chiunque, con quegli occhi da aquila. Il suo nome era Uncanny, un nome veramente strano.

Bè, Uncanny, come tutti i mendicanti, si mise a dormire sotto un ponticello e faceva l’elemosina quando la gente passava; ma quella povera gente non aveva nulla da dargli, e solo ogni tanto qualcuno gli tirava un tozzo di pane secco. Capitò che un giorno Ugly il Tiranno passò dalle sue parti coi suoi soldati cattivi. Capitò che Ugly incrociò lo sguardo di Uncanny per un attimo, e successe una cosa strana. Ugly sentì come un gelo nelle mani, come se di colpo esse fossero divenute ghiaccio e non riusciva più a muoverle. Ugly distolse lo sguardo dagli occhi del mendicante e tutto tornò normale. Se ne andò, doveva andare a tormentare la sua gente anche quel giorno.

Uncanny, sempre raggomitolato sotto al ponticello, udiva le suppliche del popolo che pregava il Tiranno di lasciarli vivere, udiva i pianti della donne e dei bambini alla notte, nei loro letti. Udiva le risate cattive dei soldati che si prendevano gioco della sofferenza della gente. Che schifo eh? bambini? che orribile cosa. Ma Uncanny udiva anche gli assurdi ordini urlati da Ugly in piazza. Eppure Uncanny non disse mai una singola parola, lui non parlava, mai.

Un pomeriggio il mendicante Uncanny udì Ugly ordinare questo a tutta la gente: “Dovete fare una statua di me, tutta d’oro alta 10 metri, e la voglio vedere qui in piazza domani mattina! Se no… guai a voi, cose terribili vi farò!” Il popolo si disperò. Ma dove lo troviamo l’oro? E anche se l’avessimo come facciamo a fare una statua in una notte? Il popolo si rassegnò alla punizione il giorno dopo. E furono pianti e singhiozzi in tutta la città. 

Maaa... rincasando quella sera, la gente udì qualcuno fischiettare. Ma chi era? E come poteva fischiettare contento, in quella orribile situazione? Bè, era Uncanny. Per la prima volta da quando era arrivato, si era messo a fischiettare. Tutti lo guardarono e pensarono che era un povero vecchio mendicante pazzo, e andarono a letto per un’altra triste notte.

Al risveglio, la mattina dopo, il fornaio aprì il suo negozio proprio in piazza, ed era una giornata di nubi nere in cielo, eppure... una luce gialla brillante illuminava la sua vetrina. Il fornaio si girò, e…. e…. Oddio! Oddiooo! Una statua d’oro con la faccia di Ugly si ergeva in mezzo alla piazza!!!!! Ma… ma… come è possibile? si chiese, e chi l’ha fatta? E tutta la gente corse a vedere quel miracolo. Ugly nel suo palazzo udì il rumore e corse coi soldati. Quando vide la statua che lui aveva ordinato, rimase sbalordito. Non poteva adesso punire nessuno, e la rabbia gli fece attorcigliare le budella così tanto che urlò di dolore. Allora il perfido Tiranno gridò come un corvo: “Bene! Ma adesso voglio che mi si facciano 1000 abiti da Re, di seta, con pietre preziose come bottoni. Mille ne voglio, milleeee!!!" gracchiò, "e anche questi li voglio per domattina. Se no… guai a voi, cose terribili vi farò!” E corse via furibondo.

Immaginate la povera gente. Ma di colpo ancora quel fischiettare, lo sentirono, era sempre Uncanny il mendicante, fischiettava anche quel giorno. Bè, bimbi, immaginate cosa? La mattina dopo 1000 abiti da Re pieni di diamanti e di rubini stavano in pila al centro della piazza. A quel punto la gente iniziò a sperare. Andarono tutti in chiesa a chiedere se un Santo li stava salvando, ma il prete disse che non ne sapeva nulla. Ugly corse in piazza, di nuovo non poteva punire nessuno, e quella volta la rabbia fu tale che divenne verde e verde rimase. Allora sbattendo i pugni contro i muri, ragliò: “Domani mattina voglio un palazzo di 6 piani nel parco, con 4 torri, e saloni, e camini, e 100 camere! Se no… guai a voi, cose terribili vi farò!

La gente perse le speranze ancora. No, impossibile anche per un Santo fare un palazzo così in una notte. E andarono tutti a casa. Nessuno di loro quella sera udì il medicante Uncanny fischiettare, ma lui fischiettò. Bè.... e cosa si ergeva la mattina dopo nel mezzo del parco? Un grande palazzo di 6 piani, con 4 torri, e saloni, e camini, e 100 camere!

Ugly il Tiranno corse a vedere, e questa volta urlò così forte per la rabbia di non poter punire nessuno che perse la voce per sempre. E strinse i denti così furioso che gli si spezzarono tutti in bocca. Questa volta Ugly il Tiranno non gridò nessun ordine cattivo e si trascinò, verde, senza voce e senza denti al suo palazzo nero. Lungo la strada incrociò un mendicante sozzo e in stracci, si guardarono. Ugly si sentì la morte dentro. Era Uncanny che lo fissava. Uncanny sparì dalla città quella sera.

Ma dove andò? Egli scalò la foresta della montagna più alta che c’era in quella terra, e man mano che la scalava, Uncanny perdeva colore, veramente bimbi! La sua figura diveniva sempre più pallida a ogni passo, poi divenne bianca, poi divenne un’ombra e poi scomparve del tutto. Nel punto più profondo di quella foresta improvvisamente migliaia e migliaia di gnomi comparvero e si misero tutti sull’attenti. Ma che accadeva? Erano gnomi veri, proprio come quelli delle favole, con la calzamaglia, gli scarponcini, la barbetta bianca e la cuffia rossa a punta, piccolissimi. Tutti sull’attenti, a migliaia, e sapete perché? Perché una figura invisibile era arrivata davanti alle porte delle loro tane sotto le querce. E qui, bambini vi svelo il segreto di tutti i segreti:

In realtà il mendicante Uncanny era il loro Re, il Re degli gnomi, un Re giusto e buono. Egli aveva visto l’orrore della terra torturata dal malefico Ugly, e aveva deciso di portare salvezza a quei poverini. Infatti, dovete sapere bimbi, ogni volta che Uncanny il mendicante fischiettava sotto il ponticello, i fischi erano in realtà ordini segreti che lui dava al popolo degli gnomi. “Fate la statua”, oppure “Cucite i 1000 vestiti”, oppure “Costruite il palazzo”. Sapete bambini, gli gnomi hanno le miniere d’oro e di pietre preziose, hanno le stoffe e sanno cucire come fulmini, hanno i forni per i mattoni e sono incredibili muratori. Ma soprattutto sono veloci come la luce e sono tantissimi, migliaia e migliaia. E quindi quando ricevevano l’ordine del loro Re travestito da mendicante, essi in piena notte scendevano in città e tutto facevano, veloci come lepri. Nessuno li vedeva. Poi, prima dell’alba tornavano nella foresta. Sparivano.

Che meraviglia!

Per ciò che riguarda Ugly il Tiranno, quando tornò al suo palazzo nero era ormai diventato un mostro. Era, come sapete, verde, gli si erano spezzati i denti dalla rabbia, non poteva più parlare, ed era repellente a vedersi. E sapete bambini, non v’è nulla di peggio per un Tiranno che perdere il potere. Infatti i suoi stressi soldati avevano adesso schifo di lui, non lo temevano più, e così dopo avergli rubato tutte le ricchezze lo uccisero, poi fuggirono verso terre lontane.

La vita, la pace, la serenità erano adesso era tornati in quella terra che aveva sofferto così tanto per colpa di Ugly il Tiranno. Lilla tornò bella, si fece ricrescere i capelli e si vestì per la festa. Baldo era così felice che le fece l'amore. Tutti di nuovo sorridevano, di nuovo c’era speranza e voglia di fare, di vivere. I festeggiamenti durarono mesi e mesi, ma però nessuno si ricordò di quel vecchio mendicante e dei suoi fischiettii. Nessuno.

Ma cosa conta, bimbi? Il bene si fa senza pretendere ricompense. Intanto io e voi che leggete questa fiaba siamo felici di sapere che da qualche parte del mondo ci sarà un mendicante strano ma con gli occhi d’aquila, e che da qualche parte del mondo egli fischietterà per la giustizia… Quindi attenti bambini! Se sentite un fischiettio da qualche parte oggi, magari… magari… Uncanny, il Re degli gnomi buoni è dietro l’angolo per portare la giustizia! Avete per caso visto un vecchio fischiettare oggi?

(NOTA: tutte le favole di Barnard sono di sua invenzione esclusiva e coperte da Copyright)