[Paolo Barnard]

PER FORTUNA CHE IL RUBINETTO RUSSO PERDE COME UNA FONTANA (FORTUNA RELATIVA).

 

Sapete che l’Eurozona in particolare, ma anche la UE in generale, stanno da anni applicando una morsa suicida e criminosa sull’emissione di denaro secondo le cosiddette Austerità, vietando di fatto la spesa pubblica degli Stati membri a livelli disumani. Al punto che ci hanno talmente prosciugati, che Mario Draghi, Governatore della Banca Centrale Europea, ha dovuto a un certo punto cedere e aprire un rubinettino stentato dal nome di Quantitative Easing. In parole semplici, siccome le Austerità ci avevano portato in piena deflazione (=disastro a capitombolo verso il basso di salari, prezzi e profitti) si è inventato un modo per far finalmente circolare un po’ di liquidi in sta UE secca, riarsa, in agonia. La cosa non sta comunque funzionando per motivi complessi e che ora non c’interessano.

Quello che voglio farvi notare ora è ben altra cosa. Chi ci sta a est di sta povera UE? Sì, ok, sti staterelli in stracci che contano solo perché le corporations occidentali li hanno spremuti come limoni, e perché la NATO vuole espandersi usandoli per arrivare fino a 18 cm dal marciapiede del Kremlino (e Putin è incazzato nero). No, no, sto parlando della Russia, c’è la Russia a est. Ok? Ecco: la fortuna per alcune sacche della UE quando era nella morsa micidiale delle Austerità, cioè quasi zero liquidi in circolazione, è stata la Russia.

Uno studio recente del Global Financial Integrity stima che dalla Russia dal 1994 in poi siano entrati ma soprattutto usciti qualcosa come 3.200 miliardi di dollari, illegalmente. Per farvi capire l’enormità della cifra vi dico che è di più del PIL della Germania. Ok? E non pochi di sti soldi sono finiti proprio in Italia, sulle riviere marittime, poi in Toscana, Umbria, Marche, Veneto soprattutto. Insomma un boccaglio d’ossigeno, cioè contante, che un poco ci ha aiutati nel momento in cui gli altrettanto illeciti e criminosi tecnocrati dell’Europa in mano ai Neofeudali ci avevano cucito i portafogli nelle tasche (mica che adesso li abbiano scuciti eh?). Ci hanno pensato i russi a mitigare ‘informalmente’ la nostra arsura monetaria.

Se non era per il rubinetto finanziario russo che perde come una fontana, noi saremmo messi ancora peggio, cioè tu dello stabilimento balneare, tu della boutique, tu ristoratore, tu immobiliarista, tu edile ecc. Quindi dai, una volta tanto facciamoci un vodkino alla loro salute. Ovvio che non gioisco certo dello sfacelo di quel Paese, voglio solo sottolineare il parossismo della situazione in Europa, dove regna un tale inimmaginabile caos politico-monetario, che all’illegalità russa ci siamo dovuti aggrappare per una boccata d’aria. Ecco, ditelo in tv, voi che ancora vi ci fanno avvicinare... :((