[Paolo Barnard]

2) VI SPIEGO IL DENARO. LO STATO E LA SUA MONETA (CHE NON ESISTE).

 

Lo Stato, in condizioni ‘sane’ e non nell’abominio dell’euro, possiede la sua moneta. Ne è il MONOPOLISTA, cioè solo lui può emetterla. E come funziona sta cosa? Semplice (cioè no, in realtà i meccanismi sono un bordello da spiegare, ma qui semplifichiamo): c’è un Ministero del Tesoro, e una Banca Centrale. Il governo decide una spesa pubblica, viene autorizzata dal Parlamento (in genere), il Tesoro spinge tasti su un computer e la Banca Centrale accredita con codici astratti i conti correnti nel Paese per ottenere la cosa che il governo voleva acquistare o costruire o far funzionare ecc. Di nuovo il meccanismo è lo stesso del ‘denaro non esiste’, e infatti non esiste neppure per lo Stato. Il codice astratto dello Stato entra nel sistema nazione, passa per le banche con transazioni varie, e rientra alla Banca Centrale dove si annulla. Perché si annulla? Ecco perché:

Le Banche Centrali quando stampano contanti o emettono moneta elettronica creano degli attivi sui loro libri contabili, tipo 100 soldi. Ma, come le banche private, sono poi costrette ad accettare indietro RICONOSCENDO COME VALIDI i contanti/moneta elettronica che avevano emesso, e infatti li accreditano sui c/c delle banche quando i cittadini li versano. Così le stesse Banche Centrali si creano un loro passivo. Ecco che di nuovo un attivo della Banca Centrale di 100 soldi viene annullato da un passivo uguale di 100 soldi. Non ci guadagnano alcunché in questo processo, poiché ripeto esse emettono codici astratti e se li riprendono indietro. Il guadagno della Banca Centrale sta solo nella sua abilità di comprare col suo ‘denaro’ dei beni che fruttino interessi (titoli di Stato o altri titoli).

Di nuovo possiamo dire che lo Stato e la Banca Centrale (i MONOPOLISTI DELLA MONETA) non hanno denaro, e tutto cioè che fanno è cambiare elettronicamente numeri sui conti correnti del settore pubblico o privato, cioè dare o togliere i famosi codici astratti per permettere la creazione di BENI E SERVIZI REALI.

Una cosa divertente: una piccolissima parte del denaro di Stato circola in contanti (dal 5 all’8% del totale del denaro circolante). I contanti escono dalla Banca Centrale e vanno nelle banche che li danno ai cittadini. Girano nell’economia, poi tornano alle banche (depositi su c/c), le quali li ridepositano presso la Banca Centrale (Stato), e sapete cosa fa la Banca Centrale? Li distrugge, letteralmente tritura le banconote e le brucia. Non esistono caveau come si vede nei film con montagne di banconote da Paperon de’ Paperoni. Semplicemente: quando la Banca Centrale emette il contante e lo dà alle banche, crea passivi nelle banche e attivi per sé; le banche poi danno i contanti ai cittadini. Quando la Banca Centrale si riprende il contante depositato nelle banche dai cittadini (e lo distrugge) crea attivi nelle banche e passivi per sé. Pari, zero, sempre attivi e passivi che si autoeliminano. Sempre lo stesso discorso: il denaro non esiste neppure nello Stato, sono codici che vanno e vengono e si eliminano per creare BENI REALI (spesa pubblica).

Alla prossima. BIG CALM