[Paolo Barnard]

1) VI SPIEGO IL DENARO. PRIMA COSA: NON ESISTE.

 

Divertente questo inizio, ma è vero, sapete? Il denaro non esiste nelle economie moderne. Per capirlo però, vi devo chiedere di fare un’operazione mentale al limite dell’impossibile, un po’ come se vi chiedessi di iniziare a credere che in verità il cielo sta sotto e la terra sopra, non viceversa.

Ma non è una provocazione teorica fine a se stessa. Capire che il denaro non esiste ha implicazioni profonde e vitali per la vostra esistenza oggi e domani, cittadini e aziende. Purtroppo per tutta la vita, fin da quando mamma ci dava la monetina per il gelato, ci siamo abituati a cementare nella nostra testa che il denaro E’ UN BENE, che c’è e conta da morire. Sbagliato. Tento di spiegarvi questo ribaltamento con un mio esempio classico.

Il signor A. ha contratto un mutuo con la banca per comprare casa. La compra e ora deve lavorare per guadagnare denaro al fine di ripagare il mutuo con interessi. TUTTI voi pensate che il signor A. ora deve sgobbare per dare soldi alla banca. Sbagliato. A. non lavora 18 ore alla settimana per  dare soldi a una banca ogni mese, ma per dare a se stesso un pezzo di muro, tubature, intonaco, pavimento e tetto ogni mese, di quella casa. Le 18 ore di salario che A. dedica al mutuo vanno AD ACQUISIRE UN BENE REALE, muri, stanze, porte, bagni, e non vanno alla banca. Quello che la banca riceve sono solo codici elettronici dalla busta paga di A., e basta, non denaro. Perché?

Il giorno zero il signor A. vede un bell’appartamento, e vuole comprarlo. Il giorno 1, A. va in baca e chiede un mutuo. Se la banca dice sì, il giorno 2 la banca trasferisce sul c/c di A. dei codici elettronici chiamati 200.000 euro, in quali, ATTENZIONE, vengono inventati dal nulla dalla banca. A. prende quei codici, e il giorno 3 li consegna a un proprietario, e subito accade che con quei codici un BENE REALE, la casa, gli si spalanca davanti. Il signor A. ottiene un BENE REALE senza aver fatto nulla, se non qualche pratica, e ora entra in casa con la famiglia. Ma come è ovvio, se potessimo ottenere muri, pavimenti, salotti, cucine, camere e bagni senza far quasi nulla, la vita sarebbe un sogno. Ora, nel mondo reale, il signor A. deve lavorare per MANTENERE PROPRI quei muri, pavimenti, salotti, cucine, camere e bagni che ha ottenuto senza far quasi nulla, esattamente come un contadino deve lavorare per ottenere bietola, grano, carciofi, pere… cioè BENI REALI.

Ok, allora ecco che A. lavora mese dopo mese, e guadagna codici da restituire alla banca e che, SI BADI BENE, non sono soldi per la banca, ma pezzi di casa, di pavimento, di tetto che A. RISCATTA PER SE’ CON CODICI lavorando. E’ esattamente cose se ogni mese A. lavorando e pagando il mutuo si fosse armato di cemento, gru, e badile e si fosse costruito un pezzettino della casa. Ecco cos’è veramente una rata di mutuo, NON soldi, ma PEZZI DI BENI REALI che uno riscatta per se stesso ogni mese usando codici astratti. Ma attenzione: da dove vengono i codici astratti che A. guadagna e usa per riscattare pezzi di beni reali della casa? Vengono dal fatto che il suo lavoro PRODUCE BENI REALI (es. scarpe, o insegnamento, o cure). Quindi l’equazione finale è che i beni reali prodotti dal lavoro di A. gli guadagnano altri beni reali, cioè la casa, o pezzi di casa man mano che lui lavora. Il denaro è stato solo un codice astratto di accesso ai beni reali. Ma voi direte: allora le banche non hanno denaro? No, non l’hanno, per i motivi che spiego sotto.

Quei codici che le banche ti danno e che poi rivogliono indietro con interessi finiscono per rientrare nel sistema bancario E ANNULLARSI (infatti il denaro non esiste), svaniscono cioè in aria elettronica. Salvo gli interessi. Vi spiego: quando la banca X presta i soldi al signor A., il signor A. li versa al proprietario della casa che a sua volta li versa nella banca Y. Attenzione a una cosa: la banca X ha dato codici astratti ad A., che li ha dati al proprietario della casa, il quale quando si è presentato alla sua banca Y se li è visti però riconoscere come un accredito concreto. Cosa è successo a livello bancario nel SUO INSIEME? Che una banca, la X, ha creato dei codici astratti chiamati 200.000 euro e che sono il suo attivo (A. glieli deve ridare con interessi), ma un’altra banca se li è presi e li ha accreditati al proprietario della casa, creandosi un passivo (la banca li deve al proprietario). Ecco che 200.000 di attivo vengono subito annullati a livello bancario nel SUO INSIEME da 200.000 di passivo. Risultato ZERO. I codici-denaro sono scomparsi.

Rimangono solo gli interessi che la banca X riceve dal signor A. Anche quelli però sono codici che rappresentano i pezzi di casa/BENE REALE per cui A. lavora. La banca li accumula, e li usa per pagare dipendenti, affitti, spese di gestione, o altre operazioni. Ok? Ma badate bene anche qui: la banca riceve codici astratti (interessi) che servono a concretizzare altri BENI REALI, cioè di nuovo i dipendenti in carne e ossa, i palazzi dove la banca sta, i mobili, i computer, o per esempio azioni, che però sempre rappresentano beni reali, cioè pezzetti di un’azienda, pezzetti di stabilimenti, macchinari, prodotti… E contrariamente a quanto certi fantasiosi fanatici anti banche credono, le banche LAVORANO anche loro, cioè producono BENI E SERVIZI REALI per ottenere i loro BENI REALI usando sempre i codici astratti (gli interessi). Il denaro non esiste, è solo un codice, esattamente come il codice del tuo telecomando del cancello. Non esiste, ma ti apre il cancello che è il bene reale.

(poi che le banche siano associazioni a delinquere questo sono il primo a dirlo, ma ciò non toglie che il denaro bancario appaia e sempre scompaia).

E il denaro creato dallo Stato? Non esiste neppure quello. Alla prossima.

BIG CALM

(Mosler Economics per l’Interesse Pubblico)