[Alcune considerazioni su...]

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Ma di chi è colpa? Parlo della Tv spazzatura, e del qui presente frustrato.

 

Due considerazioni, come sempre dure, sullo stato dell’informazione Tv. E parto di nuovo da quella che è ormai una catastrofe, e cioè l’esordio del nuovo ‘La Gabbia’ di Gianluigi Paragone su La7. Come sapete, il critico televisivo Aldo Grassi del Corriere ha letteralmente maciullato l’esordio del talk show di Paragone, il quale ha risposto con le parole forse più stupide dell’intera storia radiotelevisiva. La Gabbia è stata anche pestata a morte dagli spettatori su Twitter, e ora il Corrierone ha veramente sparato su un cadavere. Quando le cose si mettono così per un collega mi viene quasi un senso di pietà, sincera, troppe bastonate e troppo violente. Ma dovete sapere che il Paragone, e il suo povero autore, erano stati avvisati per tempo dal sottoscritto, e da altri, mesi fa, l’avevamo supplicato di cambiare quel format inguardabile, ma lui è insieme troppo stupido e troppo arrogante per ascoltare. Per cui quella compassione si dimezza velocemente. Insomma, si merita le palate di letame. Ma questo mi porta a ben altro.

Perché un Santoro lascia Sgarbi latrare sputi e catarro in prima serata contro Travaglio, e se ne compiace pure? Perché da Floris si fa pollaio D.O.P.? Perché il Gianluigi di cui sopra ha lasciato altrettanti sputi e catarro per un ora in prima serata, sempre fra il fighetto Travaglio e la pasionaria del Berlusca? Perché la Tv ci propina questo trash sempre e sempre, di nuovo e di nuovo? La risposta l’ha data lo stesso Paragone, e questa volta ci ha preso: “Il video Travaglio-Santanchè (e relative bave e rutti, nda) ha il record di ascolti in rete.” Cioè: la gente a casa, questa ributtante ‘la gggènte’, vuole quella roba lì. Vuole il fighetto di cui sopra che spara battutine indegne dei sodi che lo paghiamo e che da 15 anni ignora cosa veramente distrugge il Paese; vuole i boati gastrici di Beppe Grillo, che farebbe una briscola della meccanica quantistica e che non capisce mai niente di quello di cui sbraita, mai; vuole la rissa Tv, sìììì…, fallo appppezzi! Inutile che ce la smeniamo, e parlo a voi 4 gatti che non vi considerate la ‘gggènte’, il pubblico premia e premierà solo il trash. La colpa vera non è dei giornalisti, o degli autori, ma vostra, cara ‘gggènte’. I numeri dell’Auditel testimoniano questo di continuo, ed è Auditel che comanda. Punto.

Scusate se lo dico alla bar, ma è la ‘gggènte’ che fa schifo e che fa la Tv che vedete. Gli inserzionisti vanno dove va sta mandria di animaletti con mani e piedi e col dono della favella, e finché la Tv dipenderà da Auditel-la gggènte, ergo inserzionisti, ergo soldi per fare Tv, il cane che si morde la coda degli sputi e dei rutti televisivi continuerà per sempre. Travaglio vince, Grillo vince, Sgarbi vince, La Russa vince, vince la De Filippi.

Guardate che non c’è rimedio. Non migliorerete da qui a domani ‘la gggènte’, e quindi la Tv. Vi rimane la Rete, e alcuni selezionati personaggi, ma sinceramente… si tratta di informatori come me destinati ad avere il 2 x mille del pubblico di un Grillo, o del fighetto di Torino. Dai, vincono loro. Infatti…

… lo dico con stizza manifesta, lo dico da frustrato, da perdente, e non me la meno, non m’inganno come altri sfigati della mia risma che però si atteggiano a fenomeni, quando sono miserabili perdenti. Io faccio un buon lavoro, ma un Travaglio mi spazza via col mignolo perché ‘la gggènte’ premia lui e i suoi sputi televisivi che sfrecciano sempre a cento miglia di distanza dal Vero Potere. Un Grillo mi eclissa con una singola panzonata. L’informazione in Italia è questa.

Ricorderò sempre quel dirigente inglese della BBC che si permetteva di trasmettere un approfondimento sulla carestia in Africa in prima serata, la sera di… di… la sera della vigilia di Natale, cari amici. Gli chiesi: “Ma fate audience con un programma così a Natale?”. Lui: “Certo, l’Auditel ci dice che gli inglesi vogliono questo in prima serata. Gli inserzionisti seguono”. Capite? Non è un altro mondo, è un altro universo, una altro quantum. Noi siamo l’Italia. Lasciate ogni speranza o’ voi che ci vivete.

 


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