MI E’ SUCCESSA UNA
COSA INCREDIBILE. FORSE QUANTISTICA. (serio)
Non la faccio lunga, ma questa cosa è davvero stupefacente e
inquietante allo stesso tempo.
Premessa: la Scienza mi ha sempre interessato, oggi con la
mia narrativa su TECH-GLEBA la devo approfondire molto, e l’arrivo dei
computers Quantistici mi ha riportato a rileggere le vite dei fondatori della
strabiliante Fisica Quantistica, Dirac, Planck, Bohr, Pauli e Richard Feynman
sopra a tutti. Ma da ignorante di matematica non mi ero mai una singola volta
avventurato nelle immagini dei loro lavori, perché sarebbe stato ridicolo,
manco ci capirei il primo numerino a sinistra. Ok, questo è quanto.
Ultima cosa da sapere, è che una delle più estreme
teorizzazioni della Fisica Quantistica è l’aver totalmente stravolto il
concetto di spazio e tempo, persino la certezza dell’esistenza delle cose.
Infatti in un mio articolo su TECH-GLEBA raccontavo come a Silicon Valley
alcuni giovani ricercatori in computers Quantistici facevano sedute di letture
di Galileo o Newton nella teorica convinzione che il potere cerebrale innovativo
dei due storici scienziati sia ancora qui presente nello spazio/tempo e quindi possibile
da incamerare nei propri cervelli.
Ok, e qui arriva ciò che mi è successo. La notte a letto
penso, fin qui nulla di nuovo, ma da qualche notte mi ero messo a pensare a una
cosa che mi eccitava: e se fosse possibile prendere la matematica avanzata, e
precisamente quelle lavagne zeppe di strati di calcoli ‘spaventevoli’ nella
loro astrusa apparenza, e trasformare il tutto in semplicissime linee serpeggianti
tracciate col gesso, e in semplicissime linee rette, con sparsi qui e là solo
pochissimi numeri o simboli? Le nude linee e curve racchiuderebbero dentro di
sé, pensavo poche notti fa, l’intera mole delle colonne di astrusi calcoli
tradizionali, cioè i concetti della fisica avanzata, e i numerini/simboli sarebbero
le chiavi per accedere ai teoremi nascosti in pochi schizzi lineari.
Poi mi addormentavo. Ok.
Ieri mi sono messo a guardare un documentario della BBC sul
Nobel e prodigio mondiale della Fisica Quantistica Richard Feynman. A un certo
punto la narratrice mostra proprio l’immagine di quelle lavagne zeppe di strati
di calcoli ‘spaventevoli’ nella loro astrusa apparenza, e dice: “I piccoli semplici diagrammi che Feynman
aveva inventato, erano un modo fantastico per mettere da parte i complessissimi
calcoli che la Quantum Electro Dynamics richiedeva. Si era immaginato una
scorciatoia… un modo ‘figurativo’ di scrivere queste equazioni.”. Ho avuto
uno shock…
La figura di uno dei famosi diagrammi di Feynman era quasi
identica alle figure che io mi ero immaginato prima di addormentarmi, persino
nel dettaglio dei pochi numerini/simboli sparsi. E vi giuro, davvero, io nella
mia vita non avevo mai visto un diagramma di Feynman, meno che meno a
scuola/liceo.
Fermi, io sono un genio per altre cose che ho pensato e fatto
nella vita, e che nessun altro ha pensato e fatto. Ma qui non è una questione
di genio, perché la mia conoscenza matematica non va oltre 4x4 = 16. Qui io mi
pongo una domanda che, proprio a’ la’ Feynman, non ha risposte se non
un’incredibile lancio teorico: come cazzo è possibile che io abbia pensato al
buio non solo il CONCETTO di Feynman (inventare un modo figurativo di scrivere calcoli),
ma anche che io abbia immaginato IL DIAGRAMMA di Feynman (anche se vagamente diverso)? E
ripeto: mai nella mia vita ne vidi uno, mai mi fu spiegato il concetto, di
certo non a scuola. Ho la certezza di questo.
Non esistono spiegazioni, se non appunto quell’apparentemente
assurda teoria per la quale, come accennato sopra, i giovani prodigi della
fisica di Silicon Valley si sono convinti che l’encefalo di Galileo è oggi qui
e in assoluto contatto col loro. Feynman mi ha parlato?
Comunque sia, ciò che mi è successo è strabiliante e inquietante. Ma mi ha anche lasciato un microscopico frammento di speranza che davvero il destino dopo la morte non sia ristretto alla banale dicotomia Dio c’è, no non c’è nulla.
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