LE SINISTRE E IL
POPULISTA. INDOVINATE CHI VINCE.
E non ci arrivano, they just don’t get it. Recidivi, vi ho
appena urlato nel mio precedente, e oggi sono alla farsa, ste Sinistre infami
politically correct che mettono un mignolo sulle Carte dei Diritti e le altre
nove dita in UNIPOL, nelle Associazioni Ospedalità Privata, nelle Poste
Italiane-Black Rock di Larry Fink, nei miliardi di furto delle pensioni
integrative e nell’Huffington Post… Mentre gridano contro i Populisti.
Mettete a confronto il parto dei due cervelli, proprio oggi
apparso sui media. Il cervello delle sopraccitate Sinistre infami, e quello del
Populista-capo del mondo, che oggi si chiama Steve Bannon, cioè l’architetto di
ogni cellula della vittoria di Trump, il vero Presidente USA. Basta solo
leggerli.
I primi, per bocca degli intellettuali… sìììì ancora ancora,
gli innnntellettuali europei e italiani… i primi hanno partorito un Gran Appello
all’Europa di 844 parole. Il secondo ha spiegato una rivoluzione mondiale in 99
parole (in inglese).
Bannon è fra poco.
Allora, i primi – il cui testo non riproduco perché appunto
è un papiro e lo trovate dalla signora Huffington-Repubblica – i primi dicevo
arrancano in una fumosa disamina dove nei termini più generici parlano di
difesa, gestione immigrazione, sicurezza del cittadino, ma poi di una UE più
democratica e dalla parte della gente…
… ma senza specificare un cazzo, e senza, ATTENTI qui!,
senza dire una singola parola sull’architettura ECONOMICIDA di Bruxelles,
sull’abominio dei Diritti che la legge di Bruxelles ha causato per centinaia di
milioni di famiglie vere, e non citano nessun nome dei CRIMINALI PADRI
FONDATORI di sto campo di sterminio chiamato Eurozona, e persino arrivano,
sempre i primi, a evocare ‘più Juncker, ce ne vuole di più’.
Sti fetenti delle Ziniztre politically correct, perché le
prove che siano in malafede con le nove dita nei salotti delle finanza le ho
date per 7 anni per iscritto e in Tv, sti fetenti vivono in un trance delirante, si
sono talmente venduti l’anima ai porci che non ce la fanno più neppure con la
testa sul patibolo. La vittoria di Trump, scrivono, li ha colti di sorpresa!
Ohhh, ma và? Barnard gridò l’allarme a Report nel 1999. Hanno poi la faccia
come il culo, nel loro trance, di parlare dei loro modelli sociali fondati sulla…
sulla?... "redistribuzione, e i nostri importanti
servizi pubblici"… loro, CHE LI HANNO DISINTEGRATI ENTRAMBI QUI E IN AMERICA! Invocano
ancora più allargamento transnazionale della UE, senza capire un cazzo di cosa
sta succedendo in Cina e India e dello Tsunami in arrivo da là, ma soprattutto
senza accennare che quello che le famiglie odiano più del cancro, oggi, è
proprio la globalizzazione dei loro salari e degli ex Diritti, vedi Pareggio di
Bilancio da Bruxelles e i Trattati UE.
Il secondo, Steve Bannon, figlio di proletari americani, ha
oggi detto questo, non aggiungo commenti:
“Non sono un nazionalista
bianco, sono un nazionalista. Sono un nazionalista economico. I globalisti
hanno sventrato l’America dei lavoratori, e hanno creato una classe media in
Asia. Il punto centrale è ora come gli americani non si facciano inculare
ancora. Se Trump mantiene le promesse, avremo il 60% dei voti dei bianchi, e il
40% dei voti ispanici e neri, e governeremo per 50 anni. E’ precisamente dove
hanno scazzato i Democratici, loro parlavano a sta gente con aziende da 9
miliardi di dollari e 9 dipendenti. Non è la realtà. Hanno totalmente perso di
vista il mondo”.
Loro – parlavano – a sta gente – con aziende da 9 miliardi
di dollari e 9 dipendenti. – Non è la realtà.
p.s. Per voi cefali che arrivati alla parola “mondo” qui sopra avrete capito che Barnard esalta Trump e Bannon, cioè capito un cazzo, prego di andare a commentare da Messora. Sto dicendo altro, da anni.
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