[Alcune considerazioni su...]

(versione stampabile)


FRANCIA – ITALIA 3 a 0.

(foto dei documenti sotto)

Uno a zero sul Job Act. Loro hanno messo a fuoco il Paese noi abbiamo la CGIL che dà il deretano alla distruzione del lavoro da 35 anni (e l’italica gggènte non ha mosso un dito).

Due a zero quando l’11 di maggio 2016 ho portato a La Gabbia La7 in prima serata il documento riservato e scritto in inglese del primo gruppo assicurativo italiano e terzo nel mondo, le Generali, dove nientemeno il colosso ammetteva che tutto il comparto pensioni integrative, ciò il futuro pensionistico di tutti noi, è semplicemente una truffa, ma che viene imposto terrorizzando e impoverendo i cittadini aderenti alle pensioni di Stato. Non solo: è un settore talmente rischioso che senza lo Stato a salvargli il culo le Generali stesse non potrebbero stare sul mercato delle integrative. Mica nulla, bazzecole no? Solo la più grande truffa previdenziale a decine di milioni di anziani e per generazioni della nostra Storia. Sciocchezzina. Per meno della metà in Francia avrebbero fuso la Torre Eiffel.

Ah, poi sempre nello stesso servizio parlavo dell’altra truffa assicurativa per la terza età, quella di Poste Vita, fondi garantiti da Black Rock, mostro americano di fondi comuni con un patrimonio che è 3 volte tutto il PIL dell’Italia, ma che sta crollando, per cui il pensionato Giacomo rischia di entrare a Poste Vita coi suoi soldini e fra 15 anni uscirne in lacrime. Anche questa è robetta, no?, nulla a confronto del vitalizio di Formigoni…. Ma anche qui in Francia avrebbero messo a culo in aria i dirigenti postali e gli ci avrebbero stampato sopra i francobolli a calci. Da noi silenzio. Non un titolo di giornale, non un singolo pensionato mi ha scritto, né ha chiamato la Gabbia. Tutti chini sulla cotoletta e a giocare a briscola. Bravi.

Qui sotto le frasi scandalo del memorandum riservato delle Generali:

“DALLA RIFORMA DINI 2005 IN POI, LE PENSIONI SI SONO MOLTO IMPOVERITE, E ORA LO SVILUPPO DELLE PREVIDENZA PRIVATA E’ DAVVERO UN OBBLIGO” (li abbiamo impoveriti e impauriti al punto che ora li abbiamo tutti nella rete, nda) .

“I DECISORI PUBBLICI E PRIVATI POSSONO ARRIVARE AL GOAL DI AUMENTARE LE PRIVATE AVVANTAGGIANDOSI DEL MODO IN CUI LA GENTE PRENDE DECISIONI”.

- CONCLUSIONI:

“1) IL GOVERNO DEVE RECAPITARE AI LAVORATORI LE BUSTE ARANCIONI PER MINIMIZZARE ASPETTATIVE IRREALI” (cioè fargli paura, questo scritto già nel 2015, indovinate cosa ha fatto Renzi un anno dopo?,nda).

“2) IL GOVERNO DEVE MANDARE FORMATORI FINANZIARI NELLE CLASSI DEI LICEI”. (idea della Fornero del 2000 per creare la mentalità del ‘privato è ok’, nda)

“3) LE ASSICURAZIONI NON POSSONO SOSTENERE I RISCHI FINANZIARI DI POLIZZE IN PERDITA, PERCHE’ SE NO NON FAREBBE PROFITTI (e se non li può sostenere il terzo colosso al mondo, li può sostenere un pensionato?, nda). QUINDI CI DOVRA’ ESSERE UNA GARANZIA PUBBLICA SUI RENDIMENTI DELLE POLIZZE. SE IL FONDO PENSIONE INCASSA MENO DI QUANTO GARANTITO, LO STATO DEVE ESSERE OBBLIGATO A INTERVENIRE PER RIEMPIRE IL BUCO, E QUESTO AIUTA ANCHE LE ASSICURAZIONI MIGLIORANDONE L’ATTRATTIVITA’ E QUINDI LA POSSIBILITA’ DI FARE PROFITTI” (cioè: noi Generali andiamo avanti con sta truffa insostenibile, poi tanto le tasse dei cittadini ci salveranno il culo, nda).

Tre a zero quando il 25 maggio 2016 ho portato a La Gabbia La7 in prima serata i documenti trafugati dalle stanze interne del Direttorato Generale al Commercio della Commissione Europea che dimostrano come il prossimo Trattato di Commercio e Investimenti (TTIP) fra USA e UE colpirà a morte le piccole medie imprese (sia quelle che esportano che quelle che non). Durante la puntata ho però avvisato che il 99,9 dell’economia manifatturiera del Bel Paese e il 70% di tutta la sua occupazione sono piccole medie imprese. Ne abbiamo 3.900.000, il doppio della Germania. Quindi, ho detto, il TTIP sarà per l’Italia in particolare la bomba di Hiroshima, che farà sembrare la devastazione dell’euro come un antipastino. Prime pagine il giorno dopo? No. Chiamate dalle associazioni di categoria? No. Sindacati sotto shock? No. In Francia già lo sanno e dopo aver visto in Tv i due documenti trafugati che io ho mostrato, i francesi avrebbero chiamato Bruxelles e detto “Arriviamo…”. Da noi gli imprenditori, dipendenti, sindacalisti tutti chini sulla cotoletta e a giocare a briscola. Bravi.

Qui sotto le frasi di Confindustria Gran Bretagna e Confindustria Francia dette nei colloqui riservati con Direttorato al Commercio della Commissione UE e che rivelano la misera realtà che aspetta le PMI europee e quelle italiane soprattutto alla firma del TTIP:

01/07/2015 CBI KATJA HALL INCONTRA MARIA ASENIUS DI COMMISSARIO AL COMMERCIO CECILIA MALMSTROM: “I BENEFICI DEL TTIP PER LE PICCOLE MEDIE IMPRESE SONO SOLO IPOTETICI.

26/03/2015 MEDEF INCONTRA CECILE BILLAUX DI COMMISSARIO AL COMMERCIO CECILIA MALMSTROM: “COME SI FA CON 19 MILIONI DI PICCOLE MEDIE IMPRESE EUROPEE CHE NON ESPORTANO E CHE AVRANNO CONCORRENZA MASSICCIA?

Ok. No altri commenti necessari. 

 


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